Che show per il raduno internazionale 4x4 'Città di Gradisca'


Si è conclusa domenica la 36esima edizione del raduno internazionale 4x4 'Città di Gradisca', l'evento  dedicato a sport, turismo, avventura e gastronomia, immerso in un contesto ambientale e ricco di natura che propone a fuoristradisti, provenienti da tutta la Mitteleuropa, un mix di terreni fatto da strade sterrate, piste di bosco, greti di fiumi e torrenti in cui non mancheranno guadi tra le acque cristalline che scendono dalle montagne tra Italia e Slovenia. Sotto i riflettori, con 187 suv, la marca Jeep, protagonista dei circa cento chilometri che hanno fatto del Gradisca uno degli appuntamenti più importanti e seguiti nel panorama fuoristradistico internazionale.

A indicare il percorso vi era il classico road-book, di varie colorazioni in base alla tipologia dei percorsi e al loro grado di difficoltà. Un primo percorso era indicato alle prime esperienze in off-road; con un territorio inizialmente pianeggiante e solo nella parte finale, verso il Collio, con dolci saliscendi a ridosso del confine con la Slovenia. Il secondo era più impegnativo e maggiormente avventuroso con continue discese e risalite dei torrenti ghiaiosi, per gran parte in secca ma con diverse situazioni fangose e sabbiose dove i piloti potevano esprimere le proprie capacità di guida e la performance dei propri SUV. A metà itinerario, ulteriori difficoltà con varianti come gli impegnativi guadi del Natisone e del Judrio. Dopodiché il road-book portava a salire nella zona del Collio, in mezzo a vigneti e strette mulattiere, piuttosto impegnative. Solo all'imbrunire, cessavano le proposte di percorsi off-road con il rientro a Gradisca non prima di aver percorso alcuni tracciati tortuosi ricavati nella golena del fiume Isonzo. 

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