Anche la Scuderia Jaguar Storiche a Fuoriserie


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Quest’anno, in occasione di “Roma Fuoriserie”, il salone di auto, moto e ricambi d’epoca del Sud organizzato con successo da Intermeeting s.r.l. e Fiera di Roma s.r.l che si terrà il 21 e 22 aprile prossimi, la Scuderia Jaguar Storiche ha deciso di votare il proprio stand alla celebrazione dei primi cinque anni di attività della Scuderia, presieduta con passione e competenza da Colomba Annunziata.
Quale miglior modo di festeggiare che offrire ad amanti e appassionati una mostra tematica sul matrimonio ben riuscito tra la Jaguar e il cinema?
Il marchio Jaguar è nell'immaginario comune fascino e raffinatezza, un simbolo di status che alla potenza unisce una gran dose di eleganza, proprio come il felino che lo rappresenta.
Grande è la storia di questa casa, che ai successi sportivi ha saputo affiancare il successo commerciale, grazie ai molti volti noti che si sono follemente innamorati dei suoi veicoli, non solo per la grandezza della tecnica ma anche, e forse soprattutto, per la bellezza e l'innovazione del design. La regina Elisabetta e il principe Filippo, il principe Giorgio di Danimarca e la principessa Grace con i principi Ranieri di Monaco: i regnanti di mezzo mondo ne sono rimasti ammaliati al punto da sceglierle per i propri spostamenti.
Non solo il sangue blu, ma anche le star di Hollywood hanno spesso eletto le Jaguar quale mezzo principe per raggiungere il tappeto rosso con un pizzico di glamour in più; così Clark Gable, Elisabeth Taylor, Elina Labourdette, Van Johnson solo per citarne alcuni.
Oggi potremmo chiederci se sia stato il cinema a suggerire alle star le automobili Jaguar, o se piuttosto non sia stato qualche appassionato attore a suggerire che queste venissero utilizzate durante le riprese di quelli che oggi sono riconosciuti quali veri e propri classici del mondo cinematografico. Comunque sia andata, il sodalizio tra Jaguar e grande schermo comincia nel lontano 1954, quando Douglas Sirk scelse di inserire una MK-VII del 1951, una magnifica bicolore bordeaux con profili bianchi, in “La magnifica ossessione”. Questa partenza in quarta non conosce freni: nel 2011 si conta che la Jaguar, in ogni sua declinazione, sia comparsa in almeno 3400 diverse pellicole.
Sempre nel 1954 uscì “La ragazza del secolo”, film di George Cukor con  Judy Holliday e Jack Lemmon, dove a far da protagonista troviamo una XK120 bianca del 1953.
È proprio la XK120 che miete più vittime tra i registi di allora e di oggi: ne utilizza una grigio argento del 1950 Woody Allen nel suo “Sogni e delitti” (2007), mentre sempre bianca è quella che compare, guidata da Matt Damon, ne “Il talento di Mr. Ripley”. In versione superhero registriamo invece quella british green del '49 che compare nel recente “The green Hornet”, e quella rigorosamente nera del 1953 che diventa Batmobile nel “Batman forever” di Joel Schumacher con Val Kilmer (1995).
L'elenco di grandi nomi che si sono invaghiti di queste auto è pressoché interminabile: anche il pluripremiato Hitchcock utilizzò una MK-VIII pale green del 1957 in “La donna che visse due volte”, capolavoro del 1958 con James Stewart e Kim Novak.
Altro modello di punta della Jaguar è la E-type, anch'essa declinata in più colori nelle sue numerose comparse: dalla più curiosa, quella del '68 con i colori della Unionflag e con alla guida Austin Power nei due episodi della nota commedia dai toni spy, alla total black del 1961 guidata da “Diabolik” nell'omonimo film di Brava del 1968, la Jaguar che anche chi non ama le auto e/o il cinema non può non conoscere: da allora in poi, E-type entrò a pieno nell'immaginario comune come l'auto di Diabolik.
Celeberrima apparizione è quella di una XK-R verde del 1996, guidata dal cattivo di turno in “007: La morte può attendere”, quasi a testimoniare che la Jaguar sta dove la si mette, dalla parte degli eroi o da quella dei loro antagonisti fa poca differenza perché, comunque vada, si farà notare.

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