Tutle Moto Morini a Passione Moto


Il marchio “Passione Moto” scelto per la grande manifestazione che Padovafiere ospiterà i prossimi 3 e 4 marzo si adatta perfettamente alla storia di  Alfonso Morini e della sua Moto Morini.
Una passione infinita, quella per le moto, che Alfonso Morini ha dovuto congelare per anni, quando separatosi dall’ex socio Mario Mazzetti sottoscrisse un accordo che gli consentiva di fare tutto tranne quello che veramente gli interessava, ovvero le moto.

Moto Morini nasce infatti nel 1937 ma, per accordi con l’ex socio, per alcuni anni produce solo motori e motocarri. Poi a impedire la passione fu la conversione di Moto Morini alle esigenze belliche, quindi il bombardamento che cancellò la fabbrica. Il dopoguerra è per Morini una vera liberazione: può finalmente occuparsi di moto e  già nel 1946 presenta la T125, una due tempi che conquista il mercato e da cui fa derivare il modello Sport e Competizione che vince il Campionato italiano Motoleggere e il Gran Premio di Spagna. Poi la 175, una quattro tempi che porta Giacomo Agostani ai vertici.
Nasce quindi la 250 Bialbero, la “moto più veloce del mondo” che contende il Campionato alle Honda. Ma ciò che conquinsta i ragazzi degli anni Sessanta è lo Sbarazzino e soprattutto la Corsaro 125, che nelle diverse versioni macina consensi, mentre chi per età non può salirci ha comunque l’impressione di farlo in sella al Corsarino 48, immediatamente popolarissimo.

Dopo la morte del fondatore arriva in azienda Franco Lambertini e con lui  il propulsore che per anni fa la differenza. Nelle 350, è montato con un  angolo di 72° e con altri accorgimenti le Morini diventano le più veloci delle loro categorie. Bicilindri che sono gran belle e soprattutto saette.   Ai primi  Settanta risale la 3 e ½ e poi la versione Sport con le derivate di varia cilindrata, dalle 125 alle Sei-V. La concorrenza delle giapponesi si fa sempre più asfissiante. Nascono tuttavia modelli di successo come la Camel e il Paguro, rivolti a nicchie di utenti, poi le Excalubur e le New York. E’ nel 1988 l’ultima stradale, la Dart mentre il marchio va verso Cagiva. Il resto è cronaca, non tra le più brillanti, in attesa di una ennesima rinascita, sempre auspicata e sempre lontana. Per intanto, i brividi del mito vibreranno a Passione Moto.

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