Cisitalia story: la 202 festeggia 70 anni



Sono passati settant'anni dal debutto nella corsa in salita Sassi-Superga, nel maggio 1947, della Cisitalia 202, una delle auto che hanno fatto la storia dell'automobile. Ideata da uno dei più abili progettisti di tutti i tempi, Dante Giacosa, il padre della Topolino e della 500, e realizzata dall'ingegnere Giovanni Savonuzzi, la 202 è stata la prima automobile dotata di un telaio a struttura tubolare. È però divenuta famosa in tutto il mondo soprattutto per la carrozzeria “firmata” da Pinin Farina, tanto che la coupé, presentata all'inizio di settembre 1947, è esposta al MoMA, il Museo di Arte Moderna di New York, quale massimo esempio del design automobilistico. La carriera di questo modello è costellata anche da grandi prestazioni agonistiche, come la vittoria sfiorata da Nuvolari alla Mille Miglia del ‘47 con la 202 Spyder.

Nel 1947, mentre a Modena nasceva la prima Ferrari, la Cisitalia conquistò in pochi mesi un prestigio e una fama che poche case automobilistiche hanno mai potuto vantare: le vittorie nei circuiti cittadini di tutta Italia si susseguivano, mentre la 202 conquistava un successo superiore a ogni previsione e diveniva l'ambita vettura di personaggi dello spettacolo, come il regista Roberto Rossellini e il produttore Carlo Ponti, di nobili prestigiosi, come il principe Ranieri di Monaco, e di grandi imprenditori, fra cui Henry Ford II. Alla 202 seguirono poi altri modelli, come la piccola spider 204, la 808 XF con meccanica Ford e la meno raffinata 303. Ma come era salita alta nel cielo la stella Cisitalia dopo poco più di due anni iniziò a cadere, colpita da una crisi economica dovuta al “folle” progetto di realizzare la monoposto da Grand Prix più potente, veloce, raffinata mai costruita, la 360, progettata dalla Porsche, allora poco più di un semplice centro di progettazione.

Poche volte in questi 70 anni tutte le versioni, coupè, cabriolet e spider, della 202 sono state esposte assieme, accanto ad altri modelli Cisitalia, come accadrà a Cervia da 1 al 3 settembre 2017. L'esposizione, aperta al pubblico e gratuita, alla quale saranno invitate la stampa specializzata e locale, nonché le reti televisive, sarà completata da un'ampia documentazione che farà rivivere l'avventura della Cisitalia: il pubblico potrà così scoprire l’affascinante storia, da pochi conosciuta, di questo modello e degli altri prodotti dalla Casa torinese, come la monoposto D46, progettata dall'ingegner Giacosa, e la 360 Grand Prix, la Formula 1 a trazione integrale e motore sovralimentato da 400 cv, progettata dallo Studio Porsche. Sarà ricordato anche il fondatore della Cisitalia, Piero Dusio, abile imprenditore e pilota, che negli anni Quaranta è stato per varie stagioni presidente della Juventus.

Dalla Cisitalia inoltre ha preso origine un marchio che sta avendo un grande rilancio internazionale, l'Abarth. Il suo fondatore, Carlo Abarth, venne assunto infatti dalla Cisitalia nel 1947 per sviluppare il progetto della Grand Prix e pochi anni dopo iniziò la sua carriera di costruttore rilevando le auto da corsa prodotte dalla Casa dello Stambecco rampante e commercializzando le famose marmitte già progettate dalla Cisitalia.