Il trend è chiarissimo: le grandi rassegne espositive hanno superato i propri confini e sono, oggi, dei veri e propri mondi che invitano alla scoperta, aprono nuovi orizzonti, offrono sorprese ed emozioni. Lo testimonia “Auto e Moto d’epoca”, alla Fiera di Padova dal 22 al 25 ottobre, che si riconferma come il più importante Salone italiano dell’auto e preannuncia grandi novità automobilistiche, suggestioni culturali, occasioni di incontro.
Ha raccolto la sfida anche il Museo Nicolis di Villafranca, oggi uno dei più importanti musei privati in Italia e in Europa che partecipa alla grande kermesse padovana per ricordare a tutti che il Veneto è un territorio con una proposta praticamente “illimitata” di bellezze naturali, storia e cultura, musica e, ovviamente, imperdibili auto storiche. Per questo, nello spazio Nicolis, oltre ad ammirare “live” una rara LANCIA BETA del 1911 i visitatori si imbatteranno nelle spettacolari immagini dell’Arena di Verona messe a disposizione dalla Fondazione Arena di Verona. Importante è ricordare che questa straordinaria vettura è salita sul palcoscenico dell’Arena durante la manifestazione OPERAUTO che nel 2013 ha celebrato il centenario del Festival lirico areniano.
“Avvicinare le vetture d’epoca al mondo dell’arte, della musica e creare attorno a questo tema un evento che coinvolge istituzioni, operatori, pubblico, significa riconoscere il genio creativo dell’uomo e valorizzare il ruolo culturale, storico e sociale che l’auto ha avuto nella società contemporanea. Verona è una protagonista storica di tutto questo e ne dobbiamo essere orgogliosi. Per noi non è la semplice partecipazione ad una Fiera – dice Silvia Nicolis, Presidente del Museo – ma l’inizio di un progetto di sviluppo, valorizzazione e promozione del territorio attraverso il mondo dell’auto che troverà la sua naturale evoluzione a Verona il 6/7/8 maggio 2016 con “Verona Legend Cars“ (www.veronalegendcars.com.)
E non finisce qui, perché le collaborazioni che il Nicolis sta sviluppando con il medesimo approccio sono molteplici, a partire dalla partnership con Cortina Fabulous Race che, oltre ad essere la corsa più glamorous dell’anno, per il 2016 riserverà molte sorprese.
La Lancia Beta 20 HP del 1911, uno dei gioielli del Museo, fu prodotta in 150 esemplari a partire dal 1909. Con cilindrata di 4/3120 cc, potenza di 34 CV a 1500 giri/minuto, può raggiungere la velocità massima di 90 km/h.
L’auto esposta a Padova fu venduta in America con autotelaio nudo, all’epoca una prassi consolidata che consentiva di pagare dazi doganali ridotti. In America venne dotata di una carrozzeria runabout ( termine americano per definire le vetture spider),realizzata dalla Carrozzeria SGV. Fra le “chicche” più evidenti il doppio acceleratore (sia a pedale che a mano sul volante) e il grande serbatoio da circa 100 litri collocato posteriormente. Bisogna ricordare che all’epoca le stazioni di servizio erano piuttosto rare; per garantirsi la necessari autonomia di viaggio la benzina veniva acquistata in grandi taniche in drogheria! Sul lato sinistro della vettura si nota, addirittura, una manichetta in ottone che poteva contenere un’ulteriore riserva di carburante. La ruota di scorta completa è un’altra peculiarità di questa automobile; attento alle esigenze del mercato, Vincenzo Lancia già nel 1909 dotava le proprie vetture di una ruota di scorta, e non di un semplice copertone, come in uso a quei tempi. Completano le particolarità di questa scintillante quattroruote i grandi fari in acetilene e il contachilometri meccanico sulla ruota anteriore destra.
Le vetture d’epoca, inutile dirlo, sono straordinari veicoli di comunicazione, capaci di raccontare la storia dell’uomo, della società, dello sviluppo industriale, degli stili di vita. Non a caso, per esempio, si racconta che il grande direttore d’orchestra Herbert von Karajan, quando gli fu consegnata una splendida vettura da lui ordinata a suo tempo, esclamasse: “è meglio che vendere più dischi”….
Molte testimonianze sui miti delle due e quattroruote saranno alla Fiera di Padova, dal 22 al 25 ottobre. Oppure al Museo Nicolis di Villafranca, a pochi chilometri da Verona, che ha in serbo per gli appassionati 200 auto e 105 moto d’epoca, 120 biciclette dalle origini ai giorni nostri, 120 strumenti musicali, 500 macchine fotografiche e 100 macchine per scrivere, piccoli velivoli, accessori da viaggio “Vintage” e una inedita collezione di volanti F1.
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