Trame di viaggi è la nuova mostra voluta e organizzata dal Museo Nazionale dell'Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”, in collaborazione con Studio 2 Fashion Events. La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 28 maggio a domenica 27 settembre 2015.
VIAGGIARE SIGNIFICA AVVICINARE LE CULTURE.
Modus vivendi è un’esposizione di 14 veicoli diventati mitici per aver compiuto viaggi incredibili. Alcuni hanno attraversato il mondo intero e viaggiato per anni, altri hanno solcato i continenti da nord a sud, in condizioni climatiche estreme e in tempi da record. Ogni vettura racconta una storia emozionante, un viaggio alla scoperta di mondi e culture distanti e differenti: viaggi, esplorazioni, avventure attraverso il modus vivendi di ogni singolo paese, attraverso gli usi e i costumi, le mode, i colori, i cibi. Ma il modus vivendi è anche quello degli uomini e donne che, rinunciando alle comodità in nome della curiosità, questi viaggi li hanno affrontati talvolta accompagnati solo da una macchina fotografica.
Ogni vettura esposta diventa il diario del viaggio che ha compiuto, ogni ammaccatura racconta un aneddoto. Le foto e i filmati che completano l’allestimento sono testimonianza delle difficoltà che i viaggiatori hanno dovuto affrontare nei passaggi complicati e nelle zone impervie ma anche documenti preziosi degli incontri che hanno fatto, delle relazioni che hanno intessuto, della contaminazione creativa che si genera dalle differenze.
Come una trama di fili colorati, i percorsi che le vetture hanno compiuto (in un arco di tempo che va dal 1907 - anno in cui la mitica Itala, esposta nel percorso, vinse in soli 60 giorni il raid Pechino-Parigi - ai giorni nostri) si intrecciano, come nelle stoffe dei vestiti tradizionali, in una gigantografia di un mondo oggi profondamente diverso rispetto a quello di cinquant’anni fa: mezzo secolo di cambiamenti nella geopolitica dei paesi che oggi renderebbero impossibile alcuni degli itinerari raccontati.
Le vetture
Sono 14 le vetture che raccontano il mondo dal finestrino. La Land Rover Aziza 3 109 con la quale il grande fotoreporter Nino Cirani attraversò, nel 1968, il continente americano da nord a sud, dall’Alaska alla Terra del Fuoco percorrendo oltre 100.000 km; la Fiat Campagnola che nel 1951 ha preso parte al Raid Algeri-Cape Town e ritorno percorrendo un totale di 15.000 km e stabilendo il record di percorrenza del Sahara per una vettura con rimorchio; la Lambretta D che, tra il 1956 e il 1959, fece il giro del mondo guidata da Cesare Battaglini; la Willys MB, una delle oltre 640.000 Jeep costruite durante la Seconda Guerra Mondiale che, nel 2013, è stata la protagonista dell’Operation Homecoming percorrendo circa 1.200 km per ritornare nella fabbrica dove era stata costruita settant’anni prima; l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport che nel 1950 ha percorso la Carrera Panamericana, corsa internazionale che si sviluppava su un pericoloso percorso di 3.000 km sull’intero territorio messicano; la Lancia Fulvia Coupé che ha partecipato nel 2013 alla 5° edizione della Pechino - Parigi, rievocativa del primo raid svoltosi nel 1907 di cui il Mauto conserva l’Itala Pechino – Parigi; due Ferrari d’eccezione, la 612 Scaglietti che nel 2008 ha affrontato un viaggio di oltre 13.000 km attraverso il subcontinente indiano, il Magic India Discovery e la Ferrari 612 Scaglietti protagonista del tour China Ferrari 15.000 Red Miles del 2005; il Camion Cisterna di Overland 1,esposto all’esterno; la Moncenisio Porsche Cayman S Tipo 981, celebre per aver compiuto nel 2014 l’incredibile percorso dell’Arctic Experience raggiungendo Nordkapp, il paese più a nord del mondo sul Circolo Polare Artico. E ancora la PanDakar protagonista per svariate edizioni della Dakar, una delle gare più difficili al mondo. Non solo vetture ma anche moto come la Guzzi Stelvio 1200 NTX che ha percorso in soli 31 giorni 20.500 km attraversando 9 Stati per arrivare a Ulan Bator, capitale mongola. E sempre verso la Mongolia hanno viaggiato la Fiat 127 900 C del 1979 e la Renault 4 TL 965 CC del 1986 che hanno compiuto l’incredibile viaggio da Londra a Ulaanbaatar prendendo parte al Mongol Rally del 2014.
“Vetture senza dubbio preziose e inarrivabili sono esposte in mostra, veri e propri pezzi da museo. Ma ci sono anche mezzi di poche pretese, arrangiati alla bell’e meglio per affrontare viaggi ambiziosi. Quello che ci muove, all’inizio di ogni viaggio, è la curiosità. Quello che rimane, una volta raggiunta la meta, è il ricordo degli incontri fatti, delle cose nuove che abbiamo visto, sentito, assaggiato. L’itinerario che sta nel mezzo - tra l’inizio e la fine del viaggio - lo facciamo a bordo di una macchina, bella o brutta che sia, ma unica come la storia che racconta. Abbiamo fortemente voluto questa mostra, nonostante le tante difficoltà, per rimarcare il ruolo internazionale del nostro ente, oggi frequentatissimo e molto apprezzato da un pubblico di stranieri. Abbiamo scelto di riflettere sul valore dello scambio culturale e della contaminazione in un periodo in cui il tema dell’accoglienza è al centro del dibattito politico e mediatico. Infine, abbiamo scelto di collegarci simbolicamente ai temi di Expo2015, sottolineando come la storia della mobilità abbia agevolato e favorito i contatti e l’interscambio tra i paesi del mondo” (Rodolfo Gaffino Rossi, Direttore)
VIAGGIARE SIGNIFICA TROVARE ISPIRAZIONE.
La mostra è anche una “sfilata” delle tradizioni culturali dei diversi continenti: capi ispirati ai costumi tipici locali, realizzati da celebri stilisti italiani come Laura Biagiotti, Rocco Barocco, Mila Schön, Kristina T e altri affiancano le vetture in un impianto scenografico suggestivo ricco di installazioni che richiamano ciascun Paese e le cui influenze visive, musicali e olfattive accompagnano il visitatore alla scoperta dei mondi esplorati.
VIAGGIARE SIGNIFICA RACCONTARE STORIE.
Per poter continuare e valorizzare la mostra e il suo significato, il Mauto organizza un ciclo di incontri con alcuni dei protagonisti dei viaggi straordinari che l’esposizione racconta: veri e propri diari di viaggio, approfondimenti e dibattiti il cui filo conduttore e tema ricorrente è quello della mobilità che avvicina le culture differenti. Incontri aperti al pubblico ciascuno con un taglio diverso ma tutti legati dal comune intento di raccontare le storie dei viaggiatori, moderni esploratori alla guida di gioielli d’epoca o di improbabili rottami. (Calendario allegato)
COSTI. I costi del biglietto d’ingresso sono di 12,00 euro (intero), 8,00 euro (ridotto) e 2,50 euro (scuole). Ingresso gratuito per i possessori dell’abbonamento musei Torino Piemonte e della Torino + Piemonte card.
ORARI. Il Museo è aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21
VIAGGIARE SIGNIFICA AVVICINARE LE CULTURE.
Modus vivendi è un’esposizione di 14 veicoli diventati mitici per aver compiuto viaggi incredibili. Alcuni hanno attraversato il mondo intero e viaggiato per anni, altri hanno solcato i continenti da nord a sud, in condizioni climatiche estreme e in tempi da record. Ogni vettura racconta una storia emozionante, un viaggio alla scoperta di mondi e culture distanti e differenti: viaggi, esplorazioni, avventure attraverso il modus vivendi di ogni singolo paese, attraverso gli usi e i costumi, le mode, i colori, i cibi. Ma il modus vivendi è anche quello degli uomini e donne che, rinunciando alle comodità in nome della curiosità, questi viaggi li hanno affrontati talvolta accompagnati solo da una macchina fotografica.
Ogni vettura esposta diventa il diario del viaggio che ha compiuto, ogni ammaccatura racconta un aneddoto. Le foto e i filmati che completano l’allestimento sono testimonianza delle difficoltà che i viaggiatori hanno dovuto affrontare nei passaggi complicati e nelle zone impervie ma anche documenti preziosi degli incontri che hanno fatto, delle relazioni che hanno intessuto, della contaminazione creativa che si genera dalle differenze.
Come una trama di fili colorati, i percorsi che le vetture hanno compiuto (in un arco di tempo che va dal 1907 - anno in cui la mitica Itala, esposta nel percorso, vinse in soli 60 giorni il raid Pechino-Parigi - ai giorni nostri) si intrecciano, come nelle stoffe dei vestiti tradizionali, in una gigantografia di un mondo oggi profondamente diverso rispetto a quello di cinquant’anni fa: mezzo secolo di cambiamenti nella geopolitica dei paesi che oggi renderebbero impossibile alcuni degli itinerari raccontati.
Le vetture
Sono 14 le vetture che raccontano il mondo dal finestrino. La Land Rover Aziza 3 109 con la quale il grande fotoreporter Nino Cirani attraversò, nel 1968, il continente americano da nord a sud, dall’Alaska alla Terra del Fuoco percorrendo oltre 100.000 km; la Fiat Campagnola che nel 1951 ha preso parte al Raid Algeri-Cape Town e ritorno percorrendo un totale di 15.000 km e stabilendo il record di percorrenza del Sahara per una vettura con rimorchio; la Lambretta D che, tra il 1956 e il 1959, fece il giro del mondo guidata da Cesare Battaglini; la Willys MB, una delle oltre 640.000 Jeep costruite durante la Seconda Guerra Mondiale che, nel 2013, è stata la protagonista dell’Operation Homecoming percorrendo circa 1.200 km per ritornare nella fabbrica dove era stata costruita settant’anni prima; l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport che nel 1950 ha percorso la Carrera Panamericana, corsa internazionale che si sviluppava su un pericoloso percorso di 3.000 km sull’intero territorio messicano; la Lancia Fulvia Coupé che ha partecipato nel 2013 alla 5° edizione della Pechino - Parigi, rievocativa del primo raid svoltosi nel 1907 di cui il Mauto conserva l’Itala Pechino – Parigi; due Ferrari d’eccezione, la 612 Scaglietti che nel 2008 ha affrontato un viaggio di oltre 13.000 km attraverso il subcontinente indiano, il Magic India Discovery e la Ferrari 612 Scaglietti protagonista del tour China Ferrari 15.000 Red Miles del 2005; il Camion Cisterna di Overland 1,esposto all’esterno; la Moncenisio Porsche Cayman S Tipo 981, celebre per aver compiuto nel 2014 l’incredibile percorso dell’Arctic Experience raggiungendo Nordkapp, il paese più a nord del mondo sul Circolo Polare Artico. E ancora la PanDakar protagonista per svariate edizioni della Dakar, una delle gare più difficili al mondo. Non solo vetture ma anche moto come la Guzzi Stelvio 1200 NTX che ha percorso in soli 31 giorni 20.500 km attraversando 9 Stati per arrivare a Ulan Bator, capitale mongola. E sempre verso la Mongolia hanno viaggiato la Fiat 127 900 C del 1979 e la Renault 4 TL 965 CC del 1986 che hanno compiuto l’incredibile viaggio da Londra a Ulaanbaatar prendendo parte al Mongol Rally del 2014.
“Vetture senza dubbio preziose e inarrivabili sono esposte in mostra, veri e propri pezzi da museo. Ma ci sono anche mezzi di poche pretese, arrangiati alla bell’e meglio per affrontare viaggi ambiziosi. Quello che ci muove, all’inizio di ogni viaggio, è la curiosità. Quello che rimane, una volta raggiunta la meta, è il ricordo degli incontri fatti, delle cose nuove che abbiamo visto, sentito, assaggiato. L’itinerario che sta nel mezzo - tra l’inizio e la fine del viaggio - lo facciamo a bordo di una macchina, bella o brutta che sia, ma unica come la storia che racconta. Abbiamo fortemente voluto questa mostra, nonostante le tante difficoltà, per rimarcare il ruolo internazionale del nostro ente, oggi frequentatissimo e molto apprezzato da un pubblico di stranieri. Abbiamo scelto di riflettere sul valore dello scambio culturale e della contaminazione in un periodo in cui il tema dell’accoglienza è al centro del dibattito politico e mediatico. Infine, abbiamo scelto di collegarci simbolicamente ai temi di Expo2015, sottolineando come la storia della mobilità abbia agevolato e favorito i contatti e l’interscambio tra i paesi del mondo” (Rodolfo Gaffino Rossi, Direttore)
VIAGGIARE SIGNIFICA TROVARE ISPIRAZIONE.
La mostra è anche una “sfilata” delle tradizioni culturali dei diversi continenti: capi ispirati ai costumi tipici locali, realizzati da celebri stilisti italiani come Laura Biagiotti, Rocco Barocco, Mila Schön, Kristina T e altri affiancano le vetture in un impianto scenografico suggestivo ricco di installazioni che richiamano ciascun Paese e le cui influenze visive, musicali e olfattive accompagnano il visitatore alla scoperta dei mondi esplorati.
VIAGGIARE SIGNIFICA RACCONTARE STORIE.
Per poter continuare e valorizzare la mostra e il suo significato, il Mauto organizza un ciclo di incontri con alcuni dei protagonisti dei viaggi straordinari che l’esposizione racconta: veri e propri diari di viaggio, approfondimenti e dibattiti il cui filo conduttore e tema ricorrente è quello della mobilità che avvicina le culture differenti. Incontri aperti al pubblico ciascuno con un taglio diverso ma tutti legati dal comune intento di raccontare le storie dei viaggiatori, moderni esploratori alla guida di gioielli d’epoca o di improbabili rottami. (Calendario allegato)
COSTI. I costi del biglietto d’ingresso sono di 12,00 euro (intero), 8,00 euro (ridotto) e 2,50 euro (scuole). Ingresso gratuito per i possessori dell’abbonamento musei Torino Piemonte e della Torino + Piemonte card.
ORARI. Il Museo è aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21
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