“Temerari” è un volume amarcord dedicato ai piloti che correvano per puro piacere, anche solo per una vittoria, un record, un sorpasso, a volte più importante del titolo mondiale. Correvano senza troppe precauzioni e garanzie, su strade contornate da pali del telegrafo, pochi guard-rail, spesso nessuna via di fuga. Le fiamme erano un pericolo assai frequente. Ne morirono tanti.
Fra chi è rimasto, il giornalista e scrittore Danilo Castellarin, sempre attento ai risvolti umani e psicologici dei personaggi, ha raccolto più di 60 interviste. Conversazioni che aiutano a comprendere non solo un modo di correre, ma prima ancora un modo di vivere, sentire, pensare. Finalmente liberi dai vincoli contrattuali e senza più soggiacere alle convenienze per corteggiare costruttori e direttori sportivi, molti di loro, fra i quali parecchi campioni del mondo, hanno ripercorso con l’autore le loro carriere raccontando divertenti aneddoti che alla fine hanno composto un vero mosaico da corsa.
Un fil rouge con interviste candid, per far rivivere a chi lo conobbe il Novecento da corsa e spiegare ai più giovani cos’era l’automobilismo sportivo. Perché oggi tutto è mutato: piloti, auto, circuiti, progettisti, tecnologie. E’ cambiato il mondo. E’ giusto che sia così perché la terra è rotonda e gira come girano le ruote dei bolidi, portandosi dietro ciò che è stato. Ma se solo avete un po’ di nostalgia per quello che c’era, per quello che avete vissuto o di cui avete solo sentito parlare, troverete nei ‘Temerari’ un libro-amarcord dedicato ai piloti che lambivano la morte in ogni gara perché così erano le corse di trent’anni fa, anche se tutti facevano finta di non saperlo. Con auto gonfie di benzina, piste affilate come rasoi, monoposto leggere fatte solo per correre, senza preoccuparsi troppo della sicurezza di chi si infilava dentro per domarle, se possibile portando a casa la pelle.
Al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, sabato 6 giugno 2015 alle 10.30, dopo la proiezione di alcuni filmati dell’epoca, il conte Paolo Marzotto presenterà il libro di Castellarin, ricordando fra l’altro la 24 Ore di Le Mans 1955, della quale ricorre il sessantesimo anniversario, passata alla storia per il gravissimo incidente che costò la vita a più di 80 spettatori e che cambiò la storia di molte competizioni.
Per saperne di più
Museo Nicolis - tel. +39 045 630 32 89 – 045 630 49 59
Via Postumia – 37069 Villafranca di Verona
www.museonicolis.com: museonicolis@museonicolis.com;
Contatti Stampa
Daniela Colombo – tel 02 20241662; cell 333 5286950 - info@colombodaniela.it;
Fra chi è rimasto, il giornalista e scrittore Danilo Castellarin, sempre attento ai risvolti umani e psicologici dei personaggi, ha raccolto più di 60 interviste. Conversazioni che aiutano a comprendere non solo un modo di correre, ma prima ancora un modo di vivere, sentire, pensare. Finalmente liberi dai vincoli contrattuali e senza più soggiacere alle convenienze per corteggiare costruttori e direttori sportivi, molti di loro, fra i quali parecchi campioni del mondo, hanno ripercorso con l’autore le loro carriere raccontando divertenti aneddoti che alla fine hanno composto un vero mosaico da corsa.
Un fil rouge con interviste candid, per far rivivere a chi lo conobbe il Novecento da corsa e spiegare ai più giovani cos’era l’automobilismo sportivo. Perché oggi tutto è mutato: piloti, auto, circuiti, progettisti, tecnologie. E’ cambiato il mondo. E’ giusto che sia così perché la terra è rotonda e gira come girano le ruote dei bolidi, portandosi dietro ciò che è stato. Ma se solo avete un po’ di nostalgia per quello che c’era, per quello che avete vissuto o di cui avete solo sentito parlare, troverete nei ‘Temerari’ un libro-amarcord dedicato ai piloti che lambivano la morte in ogni gara perché così erano le corse di trent’anni fa, anche se tutti facevano finta di non saperlo. Con auto gonfie di benzina, piste affilate come rasoi, monoposto leggere fatte solo per correre, senza preoccuparsi troppo della sicurezza di chi si infilava dentro per domarle, se possibile portando a casa la pelle.
Al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, sabato 6 giugno 2015 alle 10.30, dopo la proiezione di alcuni filmati dell’epoca, il conte Paolo Marzotto presenterà il libro di Castellarin, ricordando fra l’altro la 24 Ore di Le Mans 1955, della quale ricorre il sessantesimo anniversario, passata alla storia per il gravissimo incidente che costò la vita a più di 80 spettatori e che cambiò la storia di molte competizioni.
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