Il percorso della Milano-Taranto 2015? Eccolo!


Sono 1747 i chilometri complessivi della 29^ rievocazione storica della Milano-Taranto. Un centinaio in più per chi, dopo aver tagliato il traguardo di Taranto, proseguirà in moto alla volta di Bari dove sarà fissato il quartier generale di fine gara. Ed è questa la novità più importante che salta agli occhi dei veterani della corsa. Non più premiazioni nella città dei Due mari, ma festa e cena di gala nel capoluogo pugliese, dove è stato prenotato un albergo in grado di contenere tutta la carovana: centauri, meccanici, organizzatori, staffette e personale al seguito.

Ma procediamo con ordine e vediamo, tappa per tappa, le caratteristiche principali del percorso.

PRIMA TAPPA. Tutta pianeggiante la frazione iniziale, dall’Idroscalo di Milano – zona Tribune – sino a Villanova di Castenaso, poco dopo Bologna. Nessuna deviazione sugli aspri Appennini emiliani ma ampio giro alla scoperta della pianura padana illuminata dai fari delle moto. Dopo i chilometri iniziali che ci porteranno a Crema, anzichè andare verso Soresina prenderemo la provinciale 668 che ci condurrà a Orzinuovi, Manerbio e Montichiari. Passate Desenzano e Peschiera del Garda, transiteremo con le prime luci dell’alba per Verona, la città di Giulietta e Romeo, e quindi toccheremo Nogara, Ostiglia e Bondeno. Sosta golosa ad Argenta quando il sole sarà nuovamente alto nel cielo. All’arrivo a Villanova di Castenaso il contachilometri segnerà 347 Km.

SECONDA TAPPA. La seconda tappa è la più lunga di tutte: ben 390 chilometri. Percorso tosto, tutto “mangia e bevi” per dirla in gergo ciclistico, vale a dire su e giù per gli appennini romagnoli e marchigiani, con passaggi  a Faenza,  Tavullia, il paese di Valentino Rossi, Servigliano e traguardo a Colli del Tronto, in Abruzzo, con l’Adriatico a portata d’occhio. Il punto più alto sarà a Montalto delle Marche, quota 513.

TERZA TAPPA. Mercoledì 8 luglio non ci sarà tempo per scherzare. I chilometri da affrontare saranno solo sei in meno rispetto a quelli percorsi il giorno precedente: 384 in tutto che con qualche deviazione, qualche bivio saltato e qualche distrazione potrebbero benissimo arrivare a 400. Prima sosta a Tortoreto Lido, per proseguire verso Tocco da Casauria, ed iniziare la scalata ai 1395 metri di Pescocostanzo e i 1236 di Roccaraso, si capisce perchè ci sarà da faticare parecchio. Verso la fine saliremo anche agli 875 metri di Gallo Matese, il caratteristico paesino che abbiamo scoperto tre anni fa, dove l’accoglienza è sempre straordinaria per la generosità e la simpatia dei suoi abitanti. Lo striscione d’arrivo sarà posto a Castel Volturno, in provincia di Caserta.

QUARTA TAPPA. La meta finale si avvicina ma c’è ancora diversa strada da percorrere. La quarta frazione ci condurrà agli 819 metri di Potenza, la seconda provincia più alta d’Italia. Percorso per motociclisti veri. La Lucania non concede sconti di alcun tipo. Bisogna smanettare col cambio e con l’acceleratore perchè la strada scelta da Franco Sabatini è tutta saliscendi. A metà tappa circa sosteremo a Maddaloni e a San Michele di Serino, dove ormai siamo di casa. Passeremo poi per Bagni di Contursi e Picerno. 272 i chilometri complessivi. Se sulla carta sembrano pochi, sulla schiena si faranno sentire tutti!

QUINTA TAPPA. Tra Basilicata e Puglia, passando per Vaglio Basilicata, con la sua meravigliosa accoglienza. A Montescaglioso imboccheremo la provinciale che ci condurrà verso Matera, la città dei Sassi. Passeremo poi per Acquaviva delle Fonti fino ad arrivare al traguardo di Bitonto, dove l’anno scorso siamo stati ricevuti in pompa magna. Dopo aver consegnato la tabella di marcia ci attenderanno altri venti chilometri perchè l’albergo che ci ospiterà si trova a Bari. 230 i chilometri complessivi della giornata.

SESTA TAPPA. Tutta pugliese la giornata finale, da Bari a Taranto, per complessivi 124 chilometri. Tappa di riposo ma guai far calate la tensione. Da Putignano ad Alberobello a Locorotondo, sarà un piacevole andar per “trulli”, le caratteristiche costruzioni coniche che punteggiano l’assolata campagna. Sosta d’obbligo nella barocca Martina Franca i cui marmi bianchi mandano  bagliori accecanti mentre a Villa Castelli saremo accolti al ritmo della “taranta”. Pausa golosa, con le imperdibili specialità di quella generosa terra. L’ultimo tratto lo percorreremo insieme, formando un unico serpentone, passando per Grottaglie e S. Giorgio Jonico. Ultimo chilometro lanciato, in viale Virgilio, con traguardo davanti al palazzo del Governo e sosta, per le immancabili foto di rito, sulla rotonda che si protende sul blu profondo del mare Jonio.

Chi vorrà potrà caricare la moto sui mezzi dell’assistenza. Altrimenti ancora in sella per la trasferta sino a Bari per la serata finale, condita dalle premiazioni e dai saluti di rito prima del “rompete le righe” e l’arrivederci al 2016 per il trentennale della Milano-Taranto. Un appuntamento da segnare sin d’ora nel calendario.

Commenti