Tutti in sella alla scoperta dei passi dolomitici


Cortina arriva la primavera e torna la voglia di risalire in sella alla propria moto, per avventurarsi, da soli o in compagnia, tra strade panoramiche ed emozionanti. Tra le mete favorite dei centauri i passi dolomitici permettono di scoprire il territorio nei suoi aspetti più suggestivi e “selvaggi”, lungo curve, tornanti e pendenze che mettono alla prova gli esperti delle due ruote. Ma anche percorsi rilassanti e panoramici, per chi all’emozione della velocità preferisce quella del paesaggio che si risveglia con l’arrivo della bella stagione, da scoprire senza fretta in completa modalità slow. Itinerari immersi nella natura, nel profumo del rododendro e dei fiori selvatici, dove potersi affacciare sugli incredibili scorci dolomitici, riposarsi nelle aree di sosta o ristorarsi nei rifugi situati lungo la strada. Il saliscendi dei passi dolomitici coinvolge un’area molto estesa: dal Tre Croci al Giau e al Falzarego, con chilometri su chilometri alla ricerca della curva perfetta e del panorama migliore.


Itinerario romantico: Cortina - Passo Tre Croci
Si parte dal centro di Cortina, dove, superata la stazione degli autobus, si svolta verso destra, prendendo la SS n. 48 delle Dolomiti e seguendo le indicazioni per il passo Tre Croci. In breve tempo si guadagnano le distese prative sopra la località Alverà, dalle quali si apre una meravigliosa vista sul gruppo del Pomagagnon e, alle spalle, sulla Tofana e sulla Regina delle Dolomiti. Il percorso continua tra boschi e prati, con tornanti spigolosi alternati a lunghi rettilinei, e attraversa la località Rio Gere. I dolci pendii verdi contrastano con le aspre e imponenti crode sovrastanti. Passo Tre Croci è la fuga ideale dalla realtà verso un locus amoenus, la ricerca di forti e toccanti emozioni, l'attrazione verso l'infinito, il sentimento e il sogno. Salendo, si apprezza maggiormente il maestoso gruppo del Cristallo, che campeggia sulla sinistra, e in breve si raggiunge la meta a quota 1.805 metri. Da qui il viaggio può continuare verso le vallate e i passi limitrofi, in un susseguirsi di saliscendi che diventano leitmotiv di una vacanza emozionante e stimolante nelle Dolomiti.


Itinerario Storico: Cortina - Passo Falzarego
Dal centro di Cortina si oltrepassa il fiume Boite, seguendo le indicazioni per il passo Falzarego, SS 48 delle Dolomiti. Si trova un primo ampio curvone a gomito caratteristico. Proseguendo, si incontrano alla propria destra le deviazioni per gli impianti di risalita di Piè Tofana, seggiovie della mitica pista Olympia, dove a gennaio, da 23 inverni consecutivi, si disputa la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, e per gli impianti di Socrepes. Con il panorama della vallata negli occhi, si lascia la conca ampezzana e ci si inoltra nel bosco. La strada attraversa un breve tunnel scavato nella roccia e con una serie di tornanti raggiunge Pocol, panoramica località di Cortina, a quota 1.500 metri.

La strada per il passo Falzarego profuma di storia. A Pocol si trova il sacrario militare che conserva le ossa dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Dopo aver passato il bivio per il passo Giau, andando avanti si incontra sulla destra la caratteristica chiesetta militare in legno di Pian de ra Costaza (Vervei). Dalla strada si dipartono parecchi itinerari di interesse non solo naturalistico e alpinistico, ma anche storico: teatro della Prima Guerra Mondiale, Cortina e le montagne del passo Falzarego sono custodi dei resti del conflitto. I siti di guerra sono visitabili a piedi, seguendo trincee e sentieri contraddistinti da tabelloni descrittivi. Salendo di quota, appaiono in tutto il loro splendore la Tofana, il Lagazuoi, il Sass de Stria, l'Averau, il Nuvolau, le 5 Torri, i Lastoni del Formin, Cima Gallina, la Croda Negra. Sul lato sinistro della strada sono segnalati prima gli impianti di risalita di 5 Tor ri, poi quelli di Col Gallina, il bosco si dirada e in breve si conquista il passo Falzarego a quota 2.109 metri. Da qui il viaggio può continuare verso le vallate e i passi limitrofi, in un susseguirsi di saliscendi.


Itinerario Paesaggistico: Cortina - Passo Giau
Il Passo Giau, che è stato più volte Cima Coppi del Giro d'Italia, è il più alto valico alpino dell'area di Cortina. Molto interessante dal punto di vista paesaggistico, si presenta come un collegamento con l'agordino alternativo al Passo Falzarego. Sulla strada del Passo Giau gli appassionati centauri possono cimentarsi su pendenze particolarmente ripide e tornanti, e provare emozioni da brivido. Partiti dal centro di Cortina, si passa il fiume Boite e si seguono le indicazioni della SS 48 delle Dolomiti per il Passo Falzarego. Fino alla località Pocol, la strada per i due passi è comune e solo quando si arriva tra gli alberghi Villa Argentina e Sport Hotel Pocol, la strada per il Passo Giau si dirama a sinistra.

Inizialmente l'itinerario appare pianeggiante e leggermente in discesa, quasi a voler ingannare e smentire l'asprezza e la durezza che lo contraddistinguono, e passa vicino a un'incantevole pascolo. Subito dopo, la dura salita. La strada ha una pendenza media dell’8,3%, che si sente soprattutto nella parte centrale e finale. Lungo il percorso, si scorgono i resti della muraglia costruita nel 1753 dagli abitanti di San Vito di Cadore, obbligati dalla Commissione Internazionale Austriaco-Veneta a segnare i propri confini e il proprio dominio sul Passo Giau. Più in alto sono rimasti i resti delle vecchie miniere dalle quali si estraeva piombo e il tracciato della vecchia strada. Il paesaggio che man mano si svela risalta del verde degli abeti, del blu del cielo e del grigio sfumato al rosa delle crode. Immersi nella natura, è facile incontrare volpi, marmotte e caprioli.



Commenti