A Techno Classica torna la Pegaso


Alla 24a TECHNO-CLASSICA ESSEN 2012, la fiera della classica automobilistica più grande del mondo (ad Essen dal 21 al 25 marzo), torna la Pegaso, il cavallo da corsa alato dalla Spagna, con una vasta esposizione.
  
Il costruttore di veicoli PEGASO, conosciuto come marca da camion, dal 1950 ha costruito per soli otto anni auto sportive lussuose; perciò questi sono fenomeni estremamente rari. Nel 1945, durante il regime franchista, nacque l’impresa ENASA, successore di Hispano Suiza, costruendo principalmente veicoli commerciali sotto il nome di Pegaso. Per procurare rispetto internazionale alla nuova marca, ENASA decise di costruire una macchina sportiva in piccola serie. Il capo dell’ENASA, Wilfredo Ricart, un rinomato ingegnere automobilistico ed ex costruttore di motori dell’ALFA ROMEO, progettò un oggetto di prestigio: la Pegaso Z-102. Con una velocità massima di 230 km/h, questo coupé fu presentato nel 1951 presso il  
Salone dell’automobile di Parigi come „auto più veloce del mondo”, sorprendendo il mondo degli esperti.  
Il suo motore da 2,5 litri e a 8 valvole ha quattro alberi da camme in testa e una distribuzione desmodromica. Oltre a quello di 2,5 litri era possibile avere anche un motore a 2,8 litri e a 8 valvole, che riceveva il carburante da quattro doppi carburatori Weber a corrente d’aria discendente. A richiesta, questo poteva essere anche munito di un compressore, aumentandone in questo modo il rendimento. L’impresa indicava la velocità massima con 205 km/h e 239 km/h; in merito alle precise cifre dei CV non si sono espressi però ufficialmente.

 
La Z 102 è munita di un’asse posteriore De-Dion; il cambio sincronizzato a cinque marce è in blocco assieme all’asse posteriore dietro il differenziale autobloccante (principio transaxle). L’asse anteriore è provvista di una sospensione a ruote indipendenti, la guida avviene tramite un sistema Pegaso proprio.  
Nel 1954 era a disposizione soltanto il 2,8 litri, con o senza compressori, a questo punto erano montate addirittura due soffianti tipo Roots. Ne era abbinato un motore ugualmente sovralimentato da 3,2 litri.  
Tutti i costruttori di carrozzerie facevano a gara per dare una nuova forma a questa vettura, questo è un motivo per cui quasi nessun veicolo somiglia a un altro. In questo modo Saoutchik a Parigi creava varianti esclusive della Pegaso e Touring di Milano formava scocche particolarmente eleganti, come pure il coupé  
rosso e nero che vinse cinque concorsi di bellezza e che era la prima macchina a lunotto panoramico. Nacquero anche versioni da corsa aperte, non da ultime per il mercato americano.  
Al Salone dell’automobile nel 1955 a Parigi è stato presentato il tipo successore Z-103 con la carrozzeria touring elegante. Era in offerta con due motori di tipo nuovo,a 4 rispettivamente 4,5 litri e 8 valvole con albero a camme centrale.

ENASA indicava la prestazione massima della 4,5 litri con 300 CV. Con questa macchina di carattere meno sportivo gli spagnoli volevano abbarbicarsi al mercato della classe di lusso confortevole per macchine di alto rendimento. Dal 1957 erano in vendita soltanto le versioni a 3,2 e a 4,5 litri, l’ultima anche con  
una carrozzeria cabriolet del costruttore di carrozzerie spagnolo Serra con parabrezza panoramico e doppi fari posti uno sopra l’altro. Il numero delle vendite rimase modico, anche a causa del prezzo molto alto: le varie fonti nominano cifre tra i 86 e i 112 di auto sportive Pegaso in tutte le possibili varianti. Pegaso si concentrò su veicoli commerciali terminando la produzione di auto sportive nel 1958. Nel 1990 il ramo camion della Fiat acquistò l’impresa e da allora continua Pegaso quale marca propria di Iveco in Spagna.