Nel tradizionale spirito sportivo in onore di John Cooper: MINI Anniversary Edition

 


MINI festeggia 60 anni di collaborazione con la famiglia Cooper. Un impegno comune per il massimo piacere di guidare su strada e nel leggendario successo nel mondo racing. I veicoli Edition sono prodotti in una tiratura limitata di 740 unità in tutto il mondo, di cui 60 unità in Italia.

Monaco. Il nome John Cooper, nato oggi 98 anni fa, non è solo sinonimo dei grandi successi in Formula 1, ma anche del tradizionale spirito sportivo del marchio MINI. Infatti, 60 anni fa, John Cooper gettò le basi per il leggendario successo nel mondo racing a bordo della Mini Classica. Fu l'inizio della collaborazione tra MINI e la famiglia Cooper, che prosegue ancora oggi. La tradizione condivisa si estende dalla primissima Mini Cooper, lanciata nel settembre 1961, fino ai modelli sportivi John Cooper Works dell'attuale gamma di modelli.

Per celebrare l'anniversario, il marchio premium britannico presenta un'edizione speciale della MINI 3 porte che combina gli iconici riferimenti storici con una tecnologia all'avanguardia. La MINI Anniversary Edition è un tributo a John Cooper, scomparso nel 2000, e una testimonianza di come il massimo piacere di guida sia oggi possibile in suo nome nel segmento delle compatte premium.

Caratteristiche di design e di equipaggiamento esclusive rendono l'Anniversary Edition una proposta allettante per i fan MINI di tutto il mondo, appassionati alla tradizione sportiva del marchio strettamente legata al nome John Cooper. L'edizione speciale sarà disponibile come MINI John Cooper Works (consumo di carburante combinato: 7,1 - 6,8 l/100 km secondo WLTP, 7,1 - 6,9 l/100 km secondo NEDC; emissioni di CO2 combinate: 161 - 155 g/km secondo WLTP, 163 - 158 g/km secondo NEDC). A livello globale, la produzione sarà limitata a sole 740 unità, 60 per il mercato italiano. Il numero di unità disponibili per questa edizione rende omaggio al numero di partenza 74, associato alla Mini Cooper Classica nella sua prima apparizione di successo in pista.

John Cooper si è guadagnato lo status di pioniere delle corse già negli anni '50 e con le sue auto sportive a motore centrale ha rivoluzionato la Formula 1. La sua idea, utilizzata ancora oggi, di posizionare il motore dietro il pilota invece che davanti, aiutò Jack Brabham ad assicurarsi due titoli mondiali nel 1959 e nel 1960 con le auto da corsa di Formula 1 Cooper. Grazie alla sua naturale inclinazione per soluzioni poco ortodosse, Cooper era simile al suo amico e collega designer Alec Issigonis, che a sua volta rivoluzionò il segmento delle piccole auto con la Mini Classica. John Cooper riconobbe subito il potenziale sportivo della compatta quattro posti e iniziò la costruzione di una ristretta serie di veicoli con freni più grandi e un motore dotato di maggior potenza da 34 a 55 CV. La Mini Cooper era nata e divenne subito un successo. Il marchio Cooper e il logo circondato da un anello rosso divennero subito famosi. Due anni dopo seguì la Mini Cooper S, ancora più potente, che gettò le basi per tre vittorie assolute al Rally di Monte Carlo nel 1964, 1965 e 1967.