Padova Auto e Moto d'epoca, cronaca di un successo annunciato

E' stato un successo l'appuntamento con l’asta del reparto automotive di Finarte.

 Una selezione di modelli che abbracciano un’ampia fascia di prezzi, tutti contraddistinti dalla peculiarità e dal supporto dell’indagine storica, in modo da soddisfare sia i collezionisti più esigenti, sia chi si avvicina a questo affascinante settore in forte ascesa.
 
 Sul palcoscenico della grande kermesse padovana, sono state battute vetture di pregio come, ad esempio, la “barnfind” Maserati 3500 G.T. (Touring) chassis no. AM101*1714* del 1961, utilizzata da Juan Manuel Fangio durante i suoi soggiorni in Italia come auto per tutti i giorni e, ufficiosamente, per verificarne pregi e difetti per i tecnici Maserati.
 Tra le testimonianze che accompagnano questa splendida vettura da sottoporre a un accurato restauro, c’è  una lettera autografa di Fangio.
 
 Spazio poi alla Fiat-Abarth 750 Spyder (Zagato) che si presume essere l’auto presentata al salone internazionale dell’automobile di Torino del 1958. L’esemplare andato in asta è il primo di tre sole auto di cui si ha notizia e unico con pinne aerodinamiche posteriori.
 Anche in questo caso è una vettura da sottoporre a un attento ripristino per farla brillare nei vari eventi, sia gare, sia concorsi d’eleganza.
 
 Riflettori puntati sulla prima realizzazione del progetto ID|EM “Twin Works” che prevede una coppia di Porsche “gemelle… diverse” con una 911 d’epoca, restaurata alla perfezione e un’equivalente 911 moderna, allestita ad hoc, in livrea e dettagli matching con la prima.
 
 Nel dettaglio, l’originale lotto è composto da una Porsche 911 S Targa Swb Soft Window del 1968 chassis no. 11850424 e una Porsche 911 (991.2) Targa 4S del 2018 , gemella al telaio no. 11850424, entrambe con la livrea avorio chiaro e interni rossi.
 
 Tra i vari lotti è stata presente anche una vettura anteguerra, agile e veloce, divertente e rara, che può essere considerata l’antesignana delle roadster “all’inglese”, ovvero la MG TB, telaio no. TB0481 del 1939.
 La storia di questo esemplare racconta che venne acquistato poco prima della guerra, dal dipartimento di Polizia del Kent, con funzione, presumibilmente, di “pattuglia”.