Giulia GTA, grinta Alfa Romeo



Fra le Alfa Romeo degli anni Sessanta che sono più impresse nel ricordo degli appassionati, un ruolo di primo piano spetta alla Giulia Sprint GTA, dominatrice incontrastata delle competizioni.

La sua linea è pressoché identica a quella delle "GT" di serie, carrozzate da Bertone: la "A" della sigla assume il significato di "Alleggerita", a sottolineare la più profonda delle modifiche rispetto alla normale Sprint GT.

La carrozzeria in acciaio è sostituita da una leggerissima pannellatura in lega leggera e - grazie anche all'eliminazione degli antirombo, alla semplificazione degli allestimenti e all'adozione di cerchi in magnesio da 14" - consente una riduzione di peso di oltre due quintali, per un totale di 745 kg contro i 950 kg della Sprint GT stradale.

Anche il propulsore bialbero da 1570 cm3 subisce delle modifiche, che consentono un incremento di potenza a 115 CV, per una velocità massima di oltre 185 km/h. L'esemplare del Museo vanta ancora una configurazione stradale, che si distingue dalle Sprint GT solo per alcuni dettagli, tra cui le maniglie semplificate, lo scudetto alleggerito, le prese d'aria frontali, i cerchi in lega e gli interni specifici.