Auto e moto d'epoca: seconda causa dalla Fiera Baccaglini: «Rescissione»

Ecco l'intervista comparsa sul Mattino di Padova di Mario Carlo Baccaglini, patron del salone Auto e Moto d'epoca dopo l’ennesima causa che lo vede scontrarsi in tribunale con i gestori della Fiera di Padova



PADOVA. «Sto valutando di rescindere il contratto che mi lega a Padova Fiere e a Gl Events per l’evento Auto e Moto d’Epoca». È uno sfogo quello di Mario Carlo Baccaglini, dopo l’ennesima causa che lo vede scontrarsi in tribunale con i gestori della Fiera di Padova, soci al 50% dell’evento. «Negli ultimi 6 mesi ho dovuto far fronte a ben due cause in Tribunale intentatemi dai miei stessi soci, tutto per via del fatto che ho scelto di mettere in piedi il prossimo maggio a Verona un salone satellite a quello di Padova» spiega Baccaglini «Questa volta mi sono stati chiesti circa 1,2 milioni di euro di danni per concorrenza sleale. Io sono molto rispettoso delle leggi ed attendo pazientemente l’esito della causa ma è certo che non si può collaborare costruttivamente con un socio che invece di complimentarsi per lo splendido lavoro fatto ti porta in tribunale accusandoti di avergli causato danni inesistenti».

Pure pronto a tagliare i ponti con GL Events per quanto riguarda l’evento più forte della stagione fieristica padovana, Bacccaglini assicura di non avere alcuna intenzione di spostare Auto e Moto d’Epoca in altra sede. «Padova va benissimo» continua il gestore del secondo salone dell’auto d’epoca più importante d’Europa «L’anno scorso abbiamo portato in città oltre 80 mila visitatori, crescendo del 17% sul 2014. Abbiamo fatto guadagnare a Fiera circa 1,3 milioni di euro (il 50% del fatturato dell’evento) ed abbiamo portato in città ben 18 case automobilistiche. Gli alberghi erano pieni fino ad Abano Terme.

Spostare di sede un evento che va bene sarebbe un peccato e non ho intenzione ad oggi di imbarcarmi in un’operazione del genere. Quello che non va più bene è il contratto che mi lega a questi soci e non ho neppure intenzione di trovarmi ad essere quello che rimane con il cerino in mano di una fiera completamente azzerata». Anche sulla gestione complessiva del quartiere fieristico Mario Baccaglini ha le idee chiare.

«È di una gravità eccezionale che ancora oggi non si abbia alcuna idea sul futuro della fiera cittadina» spiega Baccaglini «Quando nel febbraio 2005 i francesi di Gl avevano annunciato l’acquisizione dell’80% di Padova Fiere il fatturato annuo della struttura era di oltre 24 milioni di euro ed 43 erano i dipendenti. Ora Fiera non fa più di 7 milioni e i dipendenti sono calati. Si tratta di famiglie che non hanno un lavoro, di fatturato perso e di un indotto calato in modo devastante per tutta la città. E se è vero che alcuni studi indicano in 5 volte circa il moltiplicatore degli eventi fieristici per i territori circostanti, Padova avrebbe perso più o meno 85 milioni di euro di indotto rispetto al 2005! Una cifra tale che sarebbe stato il caso di corre ai ripari già da un pezzo».

DAL MATTINO DI PADOVA