Milano-Taranto, tutto pronto per il grande evento


I 217 motociclisti iscritti alla rievocazione storica  (che salgono a 231 con i passeggeri di sidecar e moto moderne) rappresentano 13 Paesi. La Milano-Taranto è una piccola “Babele”.

Da tutto il mondo! Anche quest’anno al via della Milano- Taranto ci saranno rappresentanti di tredici Paesi, Italia compresa. E come già accade da qualche tempo, la pattuglia straniera sarà la più numerosa.

Dal 5 al 11 luglio una piccola “Babele”, in sella a moto d’epoca, attraverserà l’Italia, parlando lingue diverse ma capendosi al volo perché quando si tratta di motociclisti non c’è idioma che tenga. Basta un cenno di capo, uno sguardo, un gesto della mano per intendersi, a conferma che il canto dei motori è un inno universale, uguale sotto ogni latitudine.

Per fare il “pieno” di iscritti non s’è dovuto attendere il termine ultimo fissato al 31 marzo. Già all’inizio del 2015 le adesioni erano giunte così copiose che il Moto club Veteran S. Martino di S. Martino in Colle (Perugia), presieduto da Franco Sabatini, organizzatore della rievocazione storica, aveva dichiarato il sold out.

Alla partenza, fissata dalle Tribune dell’Idroscalo di Milano, domenica 5 luglio, ci troveremo in 217 (231 considerando i passeggeri dei sidecar e delle moto moderne della categoria assaggiatori).

Ben 103 gli italiani, con massiccia partecipazione di piemontesi, pugliesi e veneti. I tedeschi saranno 61. Tra tanti vecchi amici anche diversi volti nuovi. Mentre sono in calo gli olandesi fermi a quota 7, sono in aumento gli svizzeri (23) e gli inglesi. Dal Regno Unito giungeranno in Italia in otto, la maggior parte in sella alla Lambretta, scooter che ha fatto breccia tra i sudditi della regina Elisabetta. Sette anche gli austriaci; due i canadesi, come i finlandesi. Ci saranno poi rappresentanti della Francia, degli Stati Uniti, della Cina e del Principato di Monaco.

Decine le Case motociclistiche rappresentate: dalla Gilera alla Guzzi, dalla Piaggio alla Innocenti, passando per Bianchi, Matchless, Indian, Norton, Parilla, Capriolo, Hercules, Ducati, Benelli, Bmw, Rumi, Honda, Yamaha, Morini, Devil, Bartali, Mas, Mondial, Aermacchi, Puch, Rudge, Harley Davidson, Triumph e le introvabili Guia e Devil.

Incredibile lo spiegamento di Laverda. Nella classi fino a 75 cc e 100 cc saranno ben 20 le Laverda costruite nei primi anni ’50 del secolo scorso. Una decina, invece, quelle di grossa cilindrata uscite dagli stabilimenti di Breganze negli anni Settanta. Ritornerà in gruppo pure il campione Gianfranco Bonera, dopo il debutto di dodici mesi fa, rimasto affascinato dalla manifestazione. Non mancheranno Cosimo Vaccarelli (86 primavere sulle spalle!) e Vito Ciracì, che la Milano-Taranto fecero in tempo  a disputare quando era una gara di velocità pura (Ultima edizione nel 1956).

Ha dell’incredibile anche il numero di Galletto 192 cc iscritti, ben cinque esemplari perfettamente conservati e marcianti,  indimenticata e mitica moto da passeggio dei nostri nonni, lontana  però anni luce dalle competizioni.

La rievocazione storica della Mi-Ta assume sempre più l’aspetto di un “museo viaggiante” su due ruote, legato alla motorizzazione di massa che segnò una profonda rivoluzione negli usi e nei costumi della gente dopo la Seconda guerra mondiale.