Sembra incredibile data la situazione dei Saloni in Italia ma ad Auto e Moto d’Epoca è successo: i vertici di Ferrari, Mercedes, Peugeot, Bmw, Mercedes-Benz, Porsche, Toyota e Volkswagen non solo in una stessa fiera ma addirittura su uno stesso palco mentre al botteghino si registrava un nuovo record di ingressi.
Padova, 24 ottobre 2014 – E’ un piccolo miracolo. Non solo 13 grandi case riunite in un unico Salone italiano, ma i loro rappresentanti che si incontrano per parlare di futuro. Succede solo ad Auto e Moto d’Epoca: mentre le casse registrano il picco dei biglietti, allo stand Aci i rappresentanti di Ferrari, Bmw Mercedes-Benz, Porsche, Toyota, Volkswagen, Peugeot si sono riuniti con l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini assieme al presidente Aci Angelo Sticchi Damiani e al direttore generale di UNRAE Romano Valente per parlare dell’auto che verrà.
“Nessun luogo sarebbe più adatto - ha esordito Antonio Ghini direttore dei Musei Ferrari: - per parlare di futuro dobbiamo avere ben presente il passato. Da una parte ci saranno le Google car che ci porteranno al lavoro e si parcheggeranno da sole. Dall’altra rimarrà il piacere della guida e le automobili che si useranno nei fine settimana per continuare a provarla. Sarà la stessa passione che muove, oggi, gli amanti dell’auto d’epoca, e sarà tanto più intensa quanto più la guida diventerà un piacere e un’emozione di cui sentiranno la mancanza”.
“L’auto storica è un patrimonio – incalza Sticchi Damiani. Dobbiamo capire quanto realmente lo sia e usarla poco e bene - ha aggiunto allacciandosi al dibattito contingente sull’imposizione del bollo alle vetture sotto i trent’anni. Le auto d’Epoca devono avere valore storico non essere utilizzate tutti i giorni per andare il lavoro risparmiando su tasse e assicurazione”.
“Abbiamo il parco auto più vecchio d’Europa – aggiunge Romano Valente dell’UNRAE -. Speriamo in una spirale positiva che riduca la pressione fiscale e inviti le persone a sostituire le auto vecchie, che inquinano di più e sono meno sicure. Il mercato ne risente”.
Se c’è un mercato che scoppia di salute, invece, è proprio quello delle auto d’epoca che continuano ad aumentare di valore. “Lo fanno – dice Mario Carlo Baccaglini – perché sono belle e danno un’emozione alla guida che le auto contemporanee difficilmente riescono ad eguagliare. Le auto del futuro che sogno inseriscono le più avanzate tecnologie nelle linee personali e uniche del passato. Vorrei che fossero una diversa dall’altra e che si potessero distinguere a cinquecento metri di distanza dando gioia a chi le guida e chi le vede per la loro bellezza come accade con le auto d’epoca”.
Un futuro che unisca tecnologia, passione ed emozione lo vede anche Gianni Oliosi, manager della comunicazione di Bmw che, quest’anno, si presenta con la futuristica e adrenalinica i8 a propulsione ibrida.
E mentre Ghini assicura: “Mai una Ferrari senza pilota”, Marco Ruiz, direttore marketing di Mercedes Benz, aggiunge: “Il futuro dell’Auto sarà entusiasmante come il passato, ma le Case devono avere anche il coraggio di fare scelte innovative come nel car sharing, dove abbiamo già oltre 100mila utenti”.
“Parlare alle emozione, ai giovani e capire che la tradizione racchiude la via seguita dalla Case per divenire grandi” è la via da seguire anche per il capoufficio stampa di Toyota Claudio Grazioli.
In un futuro diviso tra auto per spostarsi e auto per la gioia di guidarle nel weekend credono anche Eugenio Pranzetti, direttore relazioni esterne Peugeot, e il direttore generale di Porsche Italia Pietro Innocenti, che aggiunge: ”Porsche, nelle cui linee è già racchiuso la fedeltà alla tradizione, cercherà di offrire, in un solo prodotto, entrambe le cose”. Del resto, fu lo stesso Ferdinand Porsche a dire, con un’intuizione che appare ogni anno più accurata: “L’ultima macchina prodotta sarà una auto sportiva”. Ovvero: un’auto divertente ed emozionate da guidare. Esattamente come le auto d’epoca in mostra a Padova.