Auto e Moto d'Epoca, la tavola rotonda "Classiche: il valore aggiunto per vincere la crisi "

Arrivano le famiglie, si battono record ogni giorno; qui, ad Auto e Moto d’Epoca, la parola crisi non esiste, la si supera quotidianamente con la passione e un modo di vedere l’auto in maniera diversa, attraverso la lente delle emozioni e la cultura dell’auto. E le Case automobilistiche hanno interpretato questa voglia di identificarsi nel marchio riscoprendo e mostrando il passato, dando vita a un nuovo modello di presentarsi alla clientela attraverso la comunicazione della propria storia. Insieme alle principali istituzioni del settore, hanno dato vita al momento clou della 30° edizione del Salone, svelando al numeroso pubblico il leit motiv di Auto e Moto d’Epoca 2013.


Mario Baccaglini, patron Auto e Moto d’Epoca "Anche quest’anno stiamo battendo tutti i record, e mentre il mondo dell’auto soffre, i visitatori continuano a venire a Padova: chi ha passione ama il proprio modello, fa sacrifici per cercarla, restaurarla e mantenerla, prova un piacere fisico, mentale e morale quando guida l’auto dei sogni. I club sono strumenti di comunicazione unici, diffusori di stimoli e amore di possedere un’auto, che per ogni possessore, resta comunque unica".
Marco Ruiz, Responsabile Publishing and Special Events Mercedes-Benz
"Veniamo a Padova da 10 anni e la nostra scelta si è dimostrata lungimirante: l’immagine di un’auto è affidata all’asset dell’heritage, il senso di continuità e coerenza col passato è una garanzia per il cliente e niente come questo Salone intercetta l’offerta e la domanda del settore. E, tra le novità più importanti, tanti giovani si affacciano a questo mondo di fascino e stile".
Mauro Gentile, Direttore Press Office Porsche Italia Spa
"Celebriamo a Padova i 50 anni della 911 e porteremo 400 auto in Prato della Valle con il motore della passione, grazie ai registri e ai nostri clienti che si riconoscono in un marchio: basta guardare la nuova 911 e il forte richiamo agli stilemi di quelli del 1963. In esposizione a Padova abbiamo una 911 SR che rappresenta anche la nuova frontiera, per le Case, del business dei ricambi".
Antonio Ghini, Direttore Museo Ferrari
"Si è un po’ perduta l’identità dei marchi, sia per la globalizzazione dell’auto sia per la paura di un flop di un modello un po’ coraggioso, infatti le scelte oggi si basano esclusivamente sulle offerte “al ribasso”. Ferrari rappresenta una nicchia ma anche un modello, perché la passione dell’auto non è cambiata. Poi il superbollo ha creato numerosi danni al settore, spostando completamente all’estero il mercato dell’usato".
Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia
"Le auto devono esprimere una storia e uno stile, mentre negli ultimi anni si è persa un po’ l’emozione: l’auto storica può invertire questa tendenza e il connubio tra vetture moderne e d’epoca può aiutare il mercato. Per quanto riguarda il superbollo sono fiducioso, dopo gli incontri che abbiamo avuto in questi giorni al Ministero, che in poco tempo sarà tolto".
Leonardo Fioravanti, Vice Presidente ANFIA
"Il valore aggiunto, tema della tavola rotonda, è la bellezza, un fattore trainante mondiale e che in futuro assumerà sempre più importanza. Il valore è la cultura dell’automobile, gli italiani sanno disegnare modelli bellissimi, ma manca un Salone dell’automobile; l’Expo 2015 potrebbe essere una grande occasione, magari ridando voce al design e ai carrozzieri, che non hanno più spazio dall’ultima edizione del Salone di Torino".
Fabio Collina, Responsabile Maserati
"Il punto di partenza è la passione e per questo 4 anni fa è nata Maserati Classiche: qui a Padova parlo con clienti e collezionisti che conoscono storie, tecniche e tecnologie utilizzate meglio di noi; la potenza di un marchio si base sulla propria storia e, in questi giorni, non ho notato molte differenze di emozioni tra chi si approccia a un nostro modello d’epoca oppure nuovo. Sarà sempre più importante salvaguardare la storia, le tradizioni trasmesse che identificano anche le auto di oggi".
Andrea Ferrari – Marketing BMW
"Quello che sorprende di questa Fiera è vedere le famiglie che passano la giornata in un Salone di auto e la spiegazione che ho trovato è allo stesso tempo semplice e molto significativa: l’attrazione è nei colori, nelle forme, nelle soluzioni tecniche. Rappresenta una domanda di tornare alle creatività e all’originalità, perseguendo la strada della coerenza per ristabilire il valore di un marchio. Inoltre, il cliente o affezionato che troviamo nel nostro stand mostra sempre una grande competenza".
Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni Esterne Peugeot
"Un’azienda come Peugeot ha il valore della storia assoluto, fa parte del nostro Dna e, in fondo, l’azienda è ancora di una famiglia. Il rispetto del nostro passato è una delle qualità condivise da tutti quelli che lavorano in Peugeot: lavoriamo sul passato perché da lì parte il nostro futuro, come abbiamo fatto con la nuova 208, costruita e disegnata con la stessa filosofia della 205. Le auto del passato possono essere i migliori testimonial per quelle del presente".
Antonio Cernicchiaro, Direttore Relazioni Istituzionali UNRAE
"A Padova si sente l’entusiasmo e la passione per l’auto e format di questo Salone in controtendenza offre stimoli in più e riesce ogni anno a catturare nuovi appassionati. Purtroppo i numeri del mercato automobilistico non sono incoraggianti: negli ultimi 6 anni si è perso il 48% di immatricolazioni, tornando ai numeri del 1979. Bisogna cambiare la pressione fiscale e ridare potere d’acquisto ai giovani e alla famiglie. Di sicuro, la passione per l’auto non morirà mai, bisogna capire se basterà".
Filippo Pavan Bernacchi, Presidente Federauto
"Questa Fiera, dove arrivano molti stranieri, è un’occasione importante per fare conoscere il talento italiano all’estero. Questo è un territorio che ha visto nascere l’automobile, e la conferma del passaggio delle 1000 Miglia a Padova non fa che accrescere le emozioni che legano a questo Salone".