L’IDéeSse Club, il più grande club al mondo dedicato alle vetture Citroën ID e DS, ha aderito al progetto europeo sulla Carta della sicurezza stradale di cui è divenuto firmatario accreditato.
L’impegno dei sottoscrittori della Carta è ambizioso ma raggiungibile: salvare 30.000 vite prevenendo gli incidenti stradali o riducendone le conseguenze, promuovendo il rispetto delle norme di sicurezza ed un uso responsabile dell’automobile.
L’impegno di Citroën ed i record di sicurezza della DS, saranno la chiave per illustrare ai nostri iscritti ed a coloro che utilizzano i nostri canali intenet l’importanza dell’uso intelligente del mezzo, d’epoca o moderno che sia.
Cinquanta dettagli che fanno la differenza
Aprile 1967.
Due giornalisti, uno svedese e l'altro danese, si trovano al bordo della pista dell'aeroporto di Roskilde, nei pressi di Copenaghen.
A terra, tracciata sull'asfalto, c'è una linea bianca lunga circa due chilometri, interrotta dalla presenza di un pericoloso ostacolo: è una lama, inclinata in avanti, alta circa dieci centimetri.
Dal punto dove si trovano i giornalisti si sente solo il ronzio delle cineprese ad alta velocità, appena avviate per documentare l'evento di cui saranno testimoni.
Dal fondo della pista parte un'automobile.
Si allinea con la lunga linea bianca, poi l'auto accelera. I finestrini anteriori sono abbassati ed il conducente tiene entrambe le mani all'esterno dalla vettura per mostrare che non sta toccando il volante.
L'accelerazione continua: 60, 80, 100, 120 chilometri orari. Poi un rumore sordo: la ruota anteriore destra colpisce la lama e lo pneumatico esplode. Ma l'auto non sbanda: il conducente schiaccia bruscamente il pedale del freno, sempre senza toccare il volante. La vettura si acquatta, in pochissimo spazio rallenta, fino a fermarsi, ma continua a non deviare dalla linea bianca.
E' incredibile! Per maggior sicurezza la prova viene ripetuta. Stavolta la lama trancerà entrambi gli pneumatici sul lato destro della vettura, ma la Citroën DS (perché quell'auto è una DS21) non si scompone.
E frena, sempre perfettamente allineata alla sua traiettoria, unica auto in grado di superare una simile prova!
La stampa, incredula, chiede che l'esperimento venga ripetuto ancora. Stavolta i giornalisti arrivano da tutta Europa e ci sono diversi collaudatori che si alternano al volante di varie DS, compresa una Break (il modello che oggi chiameremmo “Station Wagon”) caricata all'inverosimile e con i freni disaccoppiati, addirittura con due ruote sulla neve!
Il risultato è ancora lo stesso: nessuna DS devia dalla sua traiettoria.
E' anche grazie a questo singolare esperimento che nel 1969 -contemporaneamente al lancio della nuova DS21 con motore alimentato ad iniezione elettronica- una giuria composta da giornalisti specializzati assegnerà alla DS il primo premio per la sicurezza, premio che accompagnerà la DS praticamente per tutti gli anni a seguire, sino alla fine della produzione di questo modello nell'aprile del 1975.
Ma la sicurezza non risiede soltanto nella frenata: la DS possedeva più di cinquanta dettagli esclusivi e specifici che componevano un insieme omogeneo, dove tenuta di strada, protezione dei passeggeri, rapidità di risposta agli ordini del conducente, visibilità e funzionalità erano al primo posto.
I comandi, ad esempio, erano integralmente servoassisiti: nella DS19, già nel 1955, la frenatura era dosata automaticamente in funzione del carico, il pedale non era che un pulsante sul pavimento della vettura che regolava la pressione ai dischi dei freni (novità assoluta su una vettura di serie) prelevando l'energia da una riserva centrale che alimentava anche sospensioni, sterzo, cambio e frizione, tutti servoassistiti!
Grazie alle eleganti ma razionali plance di bordo, i conducenti delle DS non dovevano staccare le mani dal volante per poter azionare i comandi principali: frecce, fari, segnalatori, tergicristalli e addirittura la leva del cambio erano a portata di dita.
Lo stesso volante aveva una sola razza, permettendo una totale visibilità degli strumenti di bordo e favorendo una corretta posizione delle mani durante la guida. Quando non esistevano ancora gli air-bag, il volante era studiato in maniera tale di non arretrare nell'abitacolo in caso d'urto e persino per collassare sotto al peso del torace del conducente, attutendo così l'impatto.
Il soffitto (imbottito) era privo di centine, gli attacchi per le cinture di sicurezza erano previsti per tutti gli occupanti del veicolo, la parte anteriore e quella posteriore della carrozzeria erano pensate per deformarsi progressivamente in caso di urto, assorbendo così gran parte dell'energia che altrimenti si sarebbe trasmessa ai passeggeri.
DS19, DS20, DS21, DS23... Nei vent'anni intercorsi dalla sua presentazione nell'ottobre del 1955 alla sua uscita di produzione alla metà degli anni '70, la DS ha visto crescere la potenza dei suoi motori da 75 sino a quasi 140 cavalli e la velocità massima passare da 140 ai circa 200 km/h delle più recenti versioni ad iniezione.
Un'evoluzione continua che ha portato Citroën ad adottare sulla DS ogni novità concepita nei propri laboratori, durante questi incrementi prestazionali, però, la sicurezza non è mai cambiata, restando un riferimento anche per gli altri costruttori.
Basterà dire che quella che forse è la marca più blasonata al mondo, la Rolls-Royce, ha montato per più di trent'anni dei freni... Citroën!
L’impegno dei sottoscrittori della Carta è ambizioso ma raggiungibile: salvare 30.000 vite prevenendo gli incidenti stradali o riducendone le conseguenze, promuovendo il rispetto delle norme di sicurezza ed un uso responsabile dell’automobile.
L’impegno di Citroën ed i record di sicurezza della DS, saranno la chiave per illustrare ai nostri iscritti ed a coloro che utilizzano i nostri canali intenet l’importanza dell’uso intelligente del mezzo, d’epoca o moderno che sia.
Cinquanta dettagli che fanno la differenza
Aprile 1967.
Due giornalisti, uno svedese e l'altro danese, si trovano al bordo della pista dell'aeroporto di Roskilde, nei pressi di Copenaghen.
A terra, tracciata sull'asfalto, c'è una linea bianca lunga circa due chilometri, interrotta dalla presenza di un pericoloso ostacolo: è una lama, inclinata in avanti, alta circa dieci centimetri.
Dal punto dove si trovano i giornalisti si sente solo il ronzio delle cineprese ad alta velocità, appena avviate per documentare l'evento di cui saranno testimoni.
Dal fondo della pista parte un'automobile.
Si allinea con la lunga linea bianca, poi l'auto accelera. I finestrini anteriori sono abbassati ed il conducente tiene entrambe le mani all'esterno dalla vettura per mostrare che non sta toccando il volante.
L'accelerazione continua: 60, 80, 100, 120 chilometri orari. Poi un rumore sordo: la ruota anteriore destra colpisce la lama e lo pneumatico esplode. Ma l'auto non sbanda: il conducente schiaccia bruscamente il pedale del freno, sempre senza toccare il volante. La vettura si acquatta, in pochissimo spazio rallenta, fino a fermarsi, ma continua a non deviare dalla linea bianca.
E' incredibile! Per maggior sicurezza la prova viene ripetuta. Stavolta la lama trancerà entrambi gli pneumatici sul lato destro della vettura, ma la Citroën DS (perché quell'auto è una DS21) non si scompone.
E frena, sempre perfettamente allineata alla sua traiettoria, unica auto in grado di superare una simile prova!
La stampa, incredula, chiede che l'esperimento venga ripetuto ancora. Stavolta i giornalisti arrivano da tutta Europa e ci sono diversi collaudatori che si alternano al volante di varie DS, compresa una Break (il modello che oggi chiameremmo “Station Wagon”) caricata all'inverosimile e con i freni disaccoppiati, addirittura con due ruote sulla neve!
Il risultato è ancora lo stesso: nessuna DS devia dalla sua traiettoria.
E' anche grazie a questo singolare esperimento che nel 1969 -contemporaneamente al lancio della nuova DS21 con motore alimentato ad iniezione elettronica- una giuria composta da giornalisti specializzati assegnerà alla DS il primo premio per la sicurezza, premio che accompagnerà la DS praticamente per tutti gli anni a seguire, sino alla fine della produzione di questo modello nell'aprile del 1975.
Ma la sicurezza non risiede soltanto nella frenata: la DS possedeva più di cinquanta dettagli esclusivi e specifici che componevano un insieme omogeneo, dove tenuta di strada, protezione dei passeggeri, rapidità di risposta agli ordini del conducente, visibilità e funzionalità erano al primo posto.
I comandi, ad esempio, erano integralmente servoassisiti: nella DS19, già nel 1955, la frenatura era dosata automaticamente in funzione del carico, il pedale non era che un pulsante sul pavimento della vettura che regolava la pressione ai dischi dei freni (novità assoluta su una vettura di serie) prelevando l'energia da una riserva centrale che alimentava anche sospensioni, sterzo, cambio e frizione, tutti servoassistiti!
Grazie alle eleganti ma razionali plance di bordo, i conducenti delle DS non dovevano staccare le mani dal volante per poter azionare i comandi principali: frecce, fari, segnalatori, tergicristalli e addirittura la leva del cambio erano a portata di dita.
Lo stesso volante aveva una sola razza, permettendo una totale visibilità degli strumenti di bordo e favorendo una corretta posizione delle mani durante la guida. Quando non esistevano ancora gli air-bag, il volante era studiato in maniera tale di non arretrare nell'abitacolo in caso d'urto e persino per collassare sotto al peso del torace del conducente, attutendo così l'impatto.
Il soffitto (imbottito) era privo di centine, gli attacchi per le cinture di sicurezza erano previsti per tutti gli occupanti del veicolo, la parte anteriore e quella posteriore della carrozzeria erano pensate per deformarsi progressivamente in caso di urto, assorbendo così gran parte dell'energia che altrimenti si sarebbe trasmessa ai passeggeri.
DS19, DS20, DS21, DS23... Nei vent'anni intercorsi dalla sua presentazione nell'ottobre del 1955 alla sua uscita di produzione alla metà degli anni '70, la DS ha visto crescere la potenza dei suoi motori da 75 sino a quasi 140 cavalli e la velocità massima passare da 140 ai circa 200 km/h delle più recenti versioni ad iniezione.
Un'evoluzione continua che ha portato Citroën ad adottare sulla DS ogni novità concepita nei propri laboratori, durante questi incrementi prestazionali, però, la sicurezza non è mai cambiata, restando un riferimento anche per gli altri costruttori.
Basterà dire che quella che forse è la marca più blasonata al mondo, la Rolls-Royce, ha montato per più di trent'anni dei freni... Citroën!