In vendita il volume “Le Moto della Bianchi” dell’Ing. Sandro Colombo, un’opera fondamentale per conoscere la storia di questa branca della famosa Casa milanese.
Quando si cita in ambito motoristico il nome Bianchi, la prima reazione è quella di pensare ad una azienda che ha saputo esprimersi ad alti livelli in tre distinti campi d’azione: le biciclette, le moto e le auto, conosciute queste ultime, sia con la Marca Bianchi che con l’Autobianchi, scomparsa nel 1992 con la chiusura dello stabilimento di Desio.
Una storia quella della Bianchi risale al 1885 e nel 1902 produce il primo “ motocicletto” proprio centodieci anni fa, per terminare questa produzione alla metà degli anni ’60 del secolo scorso.
Furono motocicli di alto livello, che sia sul piano commerciale che sportivo, conquistarono grandi successi.
Per celebrare “ le motociclette Bianchi” l’ASI ha editato l’opera omnia dell’Ing. Sandro Colombo che, come scrive nella prefazione il Presidente della Federazione Roberto LOI:“ è persona molto nota per le sue qualità di tecnico nel settore moto e auto, avendo lavorato presso case importanti come Gilera - Bianchi - Ossa - Innocenti - Fiat - Ferrari - Magneti Marelli -, e per le sue doti umane, avendo operato anche nell’ambito di associazioni culturali quali l’AISA, di cui è stato per lungo tempo presidente e l’ASI, di cui è stato presidente della Commissione Cultura all’epoca del mio primo mandato presidenziale”.
Con questo volume di 224 pagine, corredate di oltre 350 illustrazioni, l’ASI colma una lacuna, in quanto sino ad oggi non esisteva un’opera dedicata interamente alla Bianchi settore moto.
La Società Anonima Edoardo Bianchi, nota anche per la sua definizione di “Grande Marca Nazionale” deve la sua fama, oltre che alle biciclette, anche alle moto ed agli autoveicoli che, con esemplari importanti, hanno contribuito a fare la storia del motorismo italiano.
Lo scopo di questo volume è quello di esaminare nei dettagli le caratteristiche della produzione motociclistica, la partecipazione alle competizioni ed i successi ottenuti.
Dal primo “motocicletto”, costruito con motore De Dion dal 1902 in diverse versioni,
si passa alle 500 valvole laterali, costruite in quantità considerevole per l’esercito italiano negli anni della prima guerra mondiale.
Vengono poi esaminati dettagliatamente tutti i modelli costruiti negli anni venti con una particolare attenzione alla Bialbero da corsa 350, la moto dei grandi successi di Tazio Nuvolari, ed alla produzione di serie con le 350 BN e B2N e le 175 P e Freccia d’oro.
Fra i modelli degli anni trenta, vengono messe in particolare risalto la Bialbero 500, la moto di Dorino Serafini, le nuove 250 e 500 a valvole in testa, la 500 militare a valvole laterali ed il motocarro Miles.
Si passa quindi al dopoguerra con la Bianchina, l’Aquilotto e con il rinnovo della gamma con la 125 Mendola e le 175 Cervino e Tonale, fino al completamento con la 125 Bernina e le sue derivate.
Vengono poi esaminati nei dettagli il ritorno alle competizioni negli anni cinquanta con significative vittorie ed affermazioni nelle gare di gran fondo, in quelle in salita e nel motocross e
negli anni sessanta con la presenza della Bianchi, oltre che nel motocross, dove consegue altra brillanti vittorie, anche nei Gran Premi con buone affermazioni delle nuove bicilindriche di Lino Tonti.
Sandro Colombo - Le moto della Bianchi - Formato 240 x 280 mm - Pagg. 224 con oltre 350 illustrazioni - Edizioni ASI Service – prezzo € 39