Si rinnova sul palcoscenico internazionale della rassegna tedesca Techno Classica Essen l’anteprima della 22a edizione del Gran Premio Nuvolari, la prima competizione di regolarità al mondo per difficoltà tecniche e numero di prove cronometrate.
Il prestigioso appuntamento di Essen, riferimento per collezionisti e appassionati di auto d’epoca di tutta Europa, da anni rappresenta la vetrina d’eccellenza per la presentazione al pubblico della manifestazione intitolata al “Mantovano Volante”.
Organizzato dalla Scuderia Mantova Corse, in collaborazione con il Museo Tazio Nuvolari e l’Automobile Club di Mantova, il Gran Premio Nuvolari si svolgerà dal 21 al 23 settembre 2012 e vedrà sfilare le trecento auto storiche su un nuovo percorso attraverso il Centro-Nord Italia partendo, come da tradizione, da Piazza Sordello, cuore della Mantova rinascimentale, e attraversando prestigiose città d’arte quali Modena, Bologna, San Marino, Rimini, Arezzo, Siena, Ravenna e Ferrara.
Una formula che intende ripetere i successi delle scorse edizioni, pur con un rinnovato percorso: un nutrito numero di vetture anteguerra ed un’elevata percentuale di equipaggi stranieri, che ne sottolineano il valore e l’interesse internazionale.
Si conferma anche per l’edizione 2012, la presenza di AUDI, EBERHARD & Co. ed ETIQUETA NEGRA, partner importanti, da anni sostenitori del Gran Premio Nuvolari.
Appuntamento dunque a Mantova, nel consueto fine settimana di settembre, per condividere il mito di Tazio Nuvolari.
Le domande di iscrizione rimarranno aperte fino al 31 luglio e sono da effettuarsi sul sito www.gpnuvolari.it.
Saranno ammesse esclusivamente vetture prodotte dal 1919 al 1969, munite di passaporto F.I.V.A. o fiche F.I.A. Heritage, o omologazione A.S.I. o fiche C.S.A.I, o Registro Storico Nazionale A.A.V.S., o appartenenti a un registro di marca.
Cenni storici
È lungo l’elenco degli appellativi attribuiti al grande pilota mantovano Tazio Nuvolari: c’è chi lo chiamava Moschettiere del rischio, chi Nivola. E ancora Campionissimo, Asso, Maestro. Enzo Ferrari lo definì «il più grande di tutti», Ferdinand Porsche «il più grande pilota del passato, del presente, del futuro». Oggi, forse, la frase che più gli rende onore è quella incisa sulla lapide della sua tomba: «Correrai ancor più veloce per le vie del cielo». Certo è che la scomparsa di Nuvolari (l’11 agosto 1953), 141 vittorie, cinque primati internazionali di velocità, per trent’anni di leggendaria carriera, destò grande turbamento in tutto il mondo. E in particolare commosse i grandi nomi della Mille Miglia: Renzo Castagneto, Aymo Maggi, Giovanni Canestrini. I tre che con Franco Mazzotti avevano ideato e realizzato «la corsa più bella del mondo». Il tradizionale percorso della Mille Miglia venne modificato ed esteso anche a Mantova, il tutto in onore di Tazio. Nacque così il Gran Premio che porta il suo nome, da disputarsi sui lunghi rettilinei della Pianura Padana. Oggi è una sorta di prova unica di campionato del mondo di regolarità, la cui vittoria è ambita dai più grandi specialisti.
«Quando corre Nuvolari – recita una vecchia canzone di Lucio Dalla – gli alberi della strada strisciano sulla piana, sui muri cocci di bottiglia si sciolgono come poltiglia, tutta la polvere è spazzata via!». Un inno alla velocità, quello del cantautore bolognese, sempre attuale quando si parla di lui: il Figlio del Vento.