Eco Targa Florio, al via le iscrizioni


Grande successo di iscrizioni alla manifestazione di rilancio della Targa Florio: le richieste di partecipazione a Eco Targa Florio Classic hanno ampiamente superato il centinaio.
Aprono oggi le iscrizioni al Ferrari Tribute to Targa Florio.

Sono più di cento i collezionisti di tutto il mondo che hanno già candidato le loro vetture per tornare sulle strade siciliane che hanno creato un mito e percorrere ancora una volta il leggendario circuito delle Madonie dal 10 al 14 ottobre 2012: insieme a italiani provenienti da ogni parte della penisola, numerosi appassionati si metteranno in viaggio dall’Argentina, dagli Stati Uniti o anche dalle più vicine Olanda e Germania, per vivere la leggenda della gara più antica del mondo e le bellezze di una terra ricca di scenari spettacolari e panorami unici.

Con i collezionisti, le loro vetture: per quattro giorni infatti gli appassionati estrarranno i propri gioielli dai garage per riportarli su strada e garantire al pubblico una gara imperdibile.
Molte le vetture anteguerra come l'Amilcar CGSS del 1926, la Bugatti Type 37 e la MG C-Type Midget del 1927: non mancheranno le Alfa Romeo, dalla 1750 GT del 1930 alla 6C 2300 MM, o ancora la Jaguar SS100 e la BMW 328 del 1938.

Dei mitici anni ‘50 poi l'Alfa Romeo 6C2500 SS e la Healey Silverstone del 1950. Arnolt Bristol Bolide e la Porsche 356 Speedster del 1954, l'Alfa Romeo 1900 CSS del 1957 e la Ferrari 250 GT del 1955: è proprio questo il modello che ha dato il via a una serie leggendaria di berlinette che si potevano usare ugualmente su strada per arrivare ai circuiti e sui circuiti stessi per vincere le gare.
Tante infine le Porsche e tra esse anche la 911 RS del 1973.

A rappresentare la storia della Targa non mancheranno vetture dal passato glorioso come l'Alfa Romeo Tipo 33 del 1968. La vettura iscritta ha infatti una storia importante: era il 1968 quando Nanni Galli ha preso parte alla Targa Florio in coppia con il pilota italiano Ignazio Giunti al volante di questa stessa Alfa Romeo 33 due litri, telaio 017 e numero di gara 186. L’equipaggio ha disputato una sensazionale Targa Florio: sono arrivati secondi alla fine di una gara tiratissima, in cui sono stati a lungo in testa. Avevano tagliato il traguardo con la generale convinzione di aver vinto: solo Vic Elford, il leggendario ‘postino volante’ alla fine di un giro incredibilmente veloce ha negato alla coppia italiana una folgorante quanto inattesa vittoria. In quel 1968 Ignazio Giunti è arrivato quarto alla 24 ore di Le Mans e quinto alla Mille chilometri del Nurburgring, sempre con la piccola due litri Alfa Romeo su cui ha corso anche la Targa Florio del 1969 con il numero di gara 180.

Alfa 33/2 LitriImbattibile in gara. Oltre al motore a 8 cilindri montato posteriormente, che fa corpo unico con cambio e ponte ad assi snodati, del tutto originale è il telaio ispirato all'aeronautica, per guadagnare in leggerezza. È composto da tre tubi di alluminio a forma di H asimmetrica, che accolgono nell’interno il serbatoio di gomma del carburante. Il debutto in gara a Fleron, in Belgio, è una vittoria assoluta, a cui si susseguono fino al 1969 una serie interminabile di primi posti nelle gare internazionali.