Al Mauto il capolavoro elettrico di Gianni Rogliatti



E' eposta al Museo Nazionale dell’Automobile la LEM – LABORATORIO ELETTRICO MOBILE – del 1974. Esempio di vettura innovativa per l’epoca in cui è stata concepita: la vettura del giornalista e ingegnere Gianni Rogliatti ha saputo coniugare, negli anni ’70, la funzione elettrica con lo stile italiano in un momento critico per la storia economica del nostro Paese.

La storia deve essere insegnamento per il futuro. Il messaggio che il MAUTO vuole dare è lo stesso del percorso museale: lo stile deve essere coniugato alla funzionalità e ogni vettura deve essere pensata e disegnata per muoversi in un contesto e di quel contesto farsi interprete.

Presentata al Salone di Ginevra del 1974 sullo stand di Giovanni Michelotti, questa originale vetturetta elettrica da città a due posti, dal nome che richiama il modulo lunare ma che in realtà è l’acronimo di “Laboratorio Elettrico Mobile”, è il risultato di due anni di lavoro di uno dei migliori giornalisti dell’automobile della nostra epoca, scomparso quattro anni fa: Gianni Rogliatti (1929-2012), ingegnere torinese, tra i più grandi esperti di storia Ferrari, autore di innumerevoli libri ed articoli sulla storia e la tecnica automobilistica.

La vettura, un concentrato di idee e soluzioni ancora oggi tutt’altro che superate ma rimasta allo stadio di prototipo, è stata donata nel 2012 al MAUTO dalla moglie Adriana Rogliatti insieme alla figlia Chiara, in memoria di Gianni