Tutte le vetture del Jaguar Heritage team composto da tre C-type, tre D-type, due XK120 e una XK140 hanno superato con stile il traguardo dell’impegnativa Mille Miglia 2015


Jaguar festeggia un eccellente risultato di squadra ottenuto alla Mille Miglia 2015, che ha visto tutte le nove vetture portare a termine le impegnative 1.000 miglia del percorso attraverso l’Italia, con due auto nella top list delle prime 200 finaliste.

Nell’anno in cui Jaguar festeggia il suo 80° anniversario, il Jaguar Heritage si è presentato alla partenza a Brescia con tre C-type, tre D-type, due XK120 e una XK140 guidate da volti noti provenienti dal mondo delle competizioni automobilistiche, della TV e della musica.
In totale, oltre 400 vetture hanno preso parte alla dura competizione di quattro giorni, con partenza da Brescia in direzione di Rimini sul litorale orientale, prima di scendere verso Roma e poi risalire in direzione di Parma, passando per le storiche Siena e Pisa, per ritornare infine a Brescia.
Supportate da un team di tecnici esperti del Jaguar Heritage, le nove Jaguar non hanno mai perso un colpo, consentendo ad ogni coppia di piloti di concentrarsi sugli obiettivi fondamentali della Mille Miglia, ovvero percorrere i lunghi spostamenti quotidiani e portare a termine le tappe cronometrate di regolarità.

É stata la “NDU 289”, la Jaguar C-type di Mike Cross, Jaguar Vehicle Integrity Chief Engineer, e del giornalista del Telegraph Mikey Harvey, ad arrivare prima nella classifica del team Jaguar, posizionandosi al 153° posto assoluto; una grande prestazione tenendo conto che nei primi 100 posti sono arrivati tutti piloti esperti nelle prove cronometrate di regolarità.  
“Abbiamo percorso 1.000 miglia per quattro lunghi giorni e la C-type è stata superba in tutto,” ha detto Mike Cross, a capo di un team incaricato di confermare le ineguagliabili qualità di guida delle vetture Jaguar. “C’è sicuramente un evidente meccanismo di causa-effetto: più si va veloce e migliore è il comportamento della C-type. Diventa più precisa, più stabile e più confortevole e questo è il DNA che si ritrova nelle Jaguar moderne.”

Poco dietro, al 171° posto, sono arrivati la modella e presentatrice TV Jodie Kidd e il modello, nonché editorialista di GQ.com David Gandy, alla guida di “OOF 748”, una Jaguar XK120 roadster. Questa era la seconda volta per Kidd alla guida di questa vettura, chiamata affettuosamente “Betsey”, alla Mille Miglia: “È stato molto divertente unirsi nuovamente a Betsey,” ha detto. “Ho davvero imparato a guidarla e ad ottenere il meglio da lei. Come sempre, le strade e la folla di persone lungo il percorso sono state davvero sensazionali. Desidero ringraziare fortemente il  team di supporto Jaguar che ha compiuto uno sforzo immane per mantenerci motivati e in gara.”
L’altro pilota, David Gandy, ha aggiunto: “É stato un vero privilegio e un’esperienza incredibile. La cosa più entusiasmante per me è stata come io e Jodie abbiamo lavorato in team. I nostri stili di guida sono molto simili, siamo entrambi concentrati solo sulla strada.”

Il rapper e musicista Elliot Gleave, più conosciuto come Example, ha guidato con suo padre, Michael Gleave. Questa è la seconda partecipazione di Elliot alla Mille Miglia, stavolta alla guida della “TAC 740”, una XK140. “Quest’anno è stato persino meglio della volta precedente. Sono stato realmente alle prese con l’auto, i route books e le prove a tempo. È stata una fantastica esperienza, anche se ora sono esausto. Mi sento come se avessi fatto 20 giorni consecutivi di tour. Fare questa esperienza con mio padre è stato bellissimo. Vive in Australia e lo vedo una o due volte l’anno. La partecipazione insieme alla Mille Miglia ci ha permesso di consolidare il nostro legame, per questo è stato speciale.”
Alla guida della sua Jaguar C-type “PUG 676”, Ben Cussons, Royal Automobile Club Motoring Committee Chairman, affiancato dal giornalista Alex Goy, ha commentato: “É stato un grande evento, con un’organizzazione perfetta in tutto, un caloroso benvenuto da parte degli altri piloti e un tempo ottimo con solo qualche goccia di pioggia. La C-type si è comportata in modo superlativo ed è stata supportata da un fantastico team Jaguar. Le vetture Jaguar sono sempre molto apprezzate dagli italiani, che hanno sempre applaudito quando vedevano passare le C-type e le D-type.”

L’evento ha sicuramente lasciato un ottimo ricordo nello chef televisivo James Martin, che ha guidato la “393 RW”, una D-type long-nose. “Alla fine ci si sente euforici ed è la sensazione più incredibile. Ho superato l’agitazione e l’ansia di non portare a termine la Mille Miglia e di non essere in grado di superare quella linea…Sono un contadino dello Yorkshire ma avevo le lacrime agli occhi.
“La D-type long nose era l’auto più veloce ed è stata superba da guidare. C’è stato un momento incredibile in cui ci ha raggiunti un’altra D-type ufficiale e abbiamo avuto una fantastica battaglia con una Ferrari TR per oltre 100 miglia sulle montagne.”

Ricordando la vittoria di Stirling Moss alla Mille Miglia del 1955 durante la quale fece registrare una velocità media di quasi 160 km/h, Martin ha detto: “Se penso che abbiamo rifatto appena lo 0,1 percento di ciò che fece Stirling Moss, rispetto quest’uomo ancora di più. Per lui fare ciò che fece all’epoca alla 1.000 miglia è stato semplicemente incredibile. Sarebbe un eufemismo dire che voglio tornare l’anno prossimo. Sono stati i quattro giorni migliori della mia vita e ringrazio Jaguar per questo.”
Il copilota di Martin, l’avventuriero Charley Boorman, era altrettanto intimorito dall’esperienza: “Non sapevo bene cosa mi aspettasse. Quando ho fatto la Dakar, c’era una sensazione d’incertezza simile. Ma James e io abbiamo riso dall’inizio alla fine; eravamo come due bambini in un negozio di dolci nel circuito di Monza!“
“Non riesco a credere che siamo arrivati al traguardo. Visto il numero di abbandoni e le difficoltà sia per i piloti che per la macchina, sono davvero entusiasta di aver superato quella linea. La D-type è stata fantastica; è stata spietata. Ho una gran voglia di farlo di nuovo. Un immenso grazie a Jaguar e a tutti coloro che ci hanno sostenuto per permetterci di andare avanti. Hanno dormito molto poco e sono stati fantastici.“

Al volante della “RSF 303”, l’inestimabile Jaguar D-type ‘Long Nose’ Ecurie Ecosse dell’uomo d’affari e grande appassionato di auto d’epoca Clive Beecham, c’era Ian Callum, Jaguar Director of Design. “Questa è stata la mia terza Mille Miglia,” ha detto. “Mi è stata offerta la possibilità di partecipare all’evento di quest’anno a bordo di una D-type, in particolare su una D-type Ecurie Ecosse. Non potevo rifiutare, soprattutto perchè mi ricordo di aver visto questa vettura sulla pista di Ingliston in Scozia quando avevo circa sette o otto anni”.

“É un grande privilegio far parte della storia di quella vettura, una storia arricchita ancora di più ora dall’aver partecipato alla Mille Miglia. Quest’anno guidare è stato per me molto esaltante e divertente. Questo evento è fantastico perchè ti fa comprendere appieno la vettura e mette esattamente in evidenza tutto ciò che il marchio Jaguar rappresenta.”
L’arrivo del team al traguardo è stato completato da altre leggendarie vetture come la C-type “KSF 182”, guidata da Derek Bell e dal collezionista d’arte Adam Lindemann, o come la XK120 roadster “220 BPE”, guidata dal Ralph Speth, CEO Jaguar Land Rover, e da Tony O’Keeffe, e come la D-type “NVC260” guidata dal suo proprietario e grande esperto di vetture d’epoca Simon Kidston affiancato dal giornalista Jason Barlow.