TRE STORIE DA VERONA LEGEND CARS



UN PROGETTO CLANDESTINO: Tutto nacque con un foglio infilato di soppiatto. Volvo cercava – era il 1957 – una vettura capace di incantare le persone davanti alle vetrine. Si rivolse ai designer italiani ricevendo 4 proposte. All’ultimo momento, però, comparve un quinto progetto “clandestino”. L’aveva aggiunto Helmer Petterson, consulente di Volvo fortemente coinvolto nella progettazione: era quello del figlio Pella, che lavorava nello studio di Pietro Frua. Nacque così la P1800, votata all’unanimità.

L’ICONA DEL BOOM ITALIANO: Per celebrare il 60° anniversario della FIAT 600 il Registro Fiat Italiano porta tutte le serie dell’auto che è divenuta l’immagine della rinascita italiana ed è stata prodotta ininterrottamente dal 1955 al 1969. Seicento 633, Seicento D 750 e la mitica “Fanalona”, la seicento ATE per l’esportazione, con i fari e i rostri anteriori accentuati per soddisfare il mercato estero. Presente anche la Multipla del 1956: il primo monovolume in Europa che l’anno prossima festeggerà, anch’essa, i 60 anni di storia.



UNA GRANDE PICCOLA PASSIONE: A Verona Legend Cars una passerella di modelli della collezione di Dino Spiritelli, membro del club Benaco Auto Classiche. Lo stand è impreziosito da quattro splendide vetture, da un micromotore della collezione Ettore Trentadue e da un paio di modelli in scala di Dino Spiritelli. “Ho iniziato negli anni ’60 come hobby con i primi trafori e il Meccano” - racconta il modellista – scoprendo una certa manualità e un amore per le auto degli anni sportive e prototipi degli anni ‘50 e ‘60”. Ecco come nasce una doppia esposizione: auto d’epoca da una parte e modellini interamente fatti a mano che richiedono un anno di lavoro ciascuno dall'altra.