Coppa d’Oro delle Dolomiti: omaggio a Ernest Hemingway


 La Coppa d’Oro delle Dolomiti è uno degli eventi più attesi dell’anno dagli amanti d’auto d’epoca. La storica corsa, che dal 1947 richiama appassionati da tutto il mondo, accenderà i motori dal 30 agosto al 2 settembre nella città più mondana delle Dolomiti: Cortina D’Ampezzo.
La gara di Regolarità Classica Grande Evento CSAI, che prevede anche quest’anno la sola partecipazione di vetture costruite entro il 1961, dedica la seconda tappa dell’edizione 2012 a Ernest Hemingway.

Il famoso scrittore americano, che soggiornò a Cortina tre volte tra il 1923 e gli anni 50, era solito percorrere il tragitto a cui è stata dedicata la seconda giornata di gara sulla sua Buick. Hemingway, come tutti i partecipanti alla Coppa d’Oro, rimase incantato dai seducenti paesi di montagna, dal silenzio dei boschi e dai passi dolomitici mozzafiato.
Nel 1948 soggiornò nella suggestiva Villa Aprile, dove scrisse il libro “Di là del fiume e tra gli alberi”, ispirato proprio al suo soggiorno veneto. Un ritorno al romanzo del grande scrittore americano dopo 10 anni a cui La Coppa d’Oro vuole rendere omaggio.

La “tappa di Hemingway” di sabato 1° settembre prevede quindi di raggiungere Passo Tre Croci, dopo la partenza da Cortina d’Ampezzo, per proseguire poi verso Misurina, Dobbiaco e Corvara, dove gli equipaggi sosteranno per il pranzo. La gara continuerà verso la Val Badia, la splendida Arabba, Canazei e Passo Falzarego. Il rientro è previsto, come sempre,  in Corso Italia a Cortina d’Ampezzo per la presentazione delle vetture.

Alte Sfere Srl omaggerà tutti gli equipaggi con un cadeau personalizzato in ricordo della permanenza di Ernest Hemingway a Cortina d’Ampezzo.

Boom di equipaggi stranieri grazie alla Tappa di Hemingway:  più che raddoppiato il numero del 2011
Un percorso che ha affascinato anche gli stranieri, tanto che si sono iscritti, ad oggi, a questa edizione, oltre 25 equipaggi provenienti da Giappone, Argentina, Germania, Regno Unito e Olanda. Vetture straordinarie che non hanno resistito al richiamo di una manifestazione sempre più internazionale e di livello grazie alla qualità dell’ospitalità e, ovviamente, al fascino irresistibile della Regina delle Dolomiti.